“Assessore grazie per avermi ricevuta”

 

 

 

Floriana era da tempo in una situazione familiare che era divenuta oramai insostenibile. Da anni chiusa in un cassetto la laurea in psicologia. Aveva dato priorità alla famiglia. Quei tre adorabili figli che le avevano dato per vent’anni la forza di crescerli rimanendo con suo marito. Lui uomo con mille interessi, sempre all’estero per ( come sosteneva lui) mantenere alto il tenore di vita. Lei sempre più sola, in quella grande casa dove si era ritrovata a svolgere anche il ruolo di padre. I figli oramai maggiorenni avevano scelto strade di studio tali da allontanarli per lunghi periodi da lei. E fu proprio un giorno aprendo quel cassetto della scrivania che pensò fosse giunta l’ora di riprendersi la “vita”. Da poco tempo nella sua cittadina si erano svolte le elezioni amministrative e un suo compagno d’università era stato investito nella  carica di assessore.<Ciao, mi riconosci? sono Floriana> “Carissima….quale buon vento ti porta a me” < Ti vorrei parlare mi puoi ricevere? > ” Quando preferisci, domani?”< Grazie sei un vero amico. Ok ci vediamo domani in comune .E grazie ancora> Floriana pensò che con l’aiuto di Alfredo forse qualche porta si sarebbe non certo spalancata, ma  sicuramente aperta. Non aveva vent’anni. Ma una laurea e una spintarella. Il giorno dopo in comune fu fatta passare nello studio di Alfredo che ancora non era arrivato. Si guardò intorno. La stanza arredata elegantemente. Una lunga libreria zeppa di libri che stavano lì in bella mostra solo per arredamento. Sulla scrivania perfettamente ordinata ( come del resto lei ricordava la precisione dell’amico) Faceva bella mostra di se una ricca cornice d’argento. All’interno una foto a colori che ritraeva Alfredo con la moglie e i quattro figli. “Floriana carissima. Non sai che gioia rivederti. Sei sempre bellissima. Posso abbracciarti?> L’accoglienza calorosa rese Floriana meno timida e ciò l’aiutò nel racconto della sua vita, della sua solitudine e della voglia di rimettersi in gioco nel lavoro. Alfredo si era avvicinato all’amica e sedendosi accanto a lei le prese dolcemente la mano….” Flò così ti chiamavo ricordi?. Puoi stare tranquilla domani ti farò avere un colloquio con uno che mi deve un “piacere” sappi  che puoi ritenerti già assunta.”Floriana in quel momento non sentì le frasi che stavano uscendo dalla bocca di lui. Sentiva quella mano viscida che lentamente la stava “strusciando” . < Alfredo ma cosa fai? Sei impazzito? Togli quella lurida mano!> ” Tu mi sei sempre piaciuta, questo lo sapevi. Non fare la casta. Vieni qui dopo anni,” mi lusinghi al telefono e poi? Sai quante donne vorrebbero oggi essere qui al posto tuo?” Floriana era già vicina alla porta quando girandosi verso l’amico le disse < Di  una cosa sola mi pento. Di aver dato il mio voto ad un  MAIALE >

 

 

“Assessore grazie per avermi ricevuta”ultima modifica: 2008-03-06T18:13:00+01:00da cri1950
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