“Raccontami mamma della guerra”

 

Tecla testimone della distruzione di Firenze durante la Seconda guerra mondiale!

 

 Macerie intorno al Ponte Vecchio

 

 

 

<Mamma mi racconti come era la tua vita durante la guerra.> “Brutta esperienza. Spero solo che voi non la dobbiate mai vivere.” Abitavamo in un bell’appartamento nel centro di Firenze. In Via Por Santa Maria a due passi dal negozio di tuo nonno in Via Calzaiuoli. La vita trascorreva serena ero una ragazza di quattordici anni e dividevo  le giornate fra la scuola e il negozio. Da un pò di tempo vedevo il babbo preoccupato per le notizie che arrivavano dai partigiani. Un giorno ci chiese di raccogliere più provviste che potevamo e di aiutarlo nel portare il tutto in negozio. I tedeschi avevano invitato la popolazione di alcune strade del centro a lasciare le proprie abitazioni per dei controlli delle SS. Via Por Santa Maria era nella lista. Mia mamma entrò nel panico.Il suo terrore era la paura che gli sciacalli tedeschi violassero quella casa che amava tanto e che aveva arredato con grande gusto e conteneva oggetti di valore affettivo oltre che economico. Mio padre cercava di rassicurarla, ma il tempo dato dai soldati era veramente poco e le provviste in quel contesto erano primarie al confronto di oggetti d’arredo. Ci sistemammo in negozio dato che avevamo anche due piccole stanze al piano superiore. Io da giovane sprovveduta non mi preoccupai più di tanto pensando che il tutto di sarebbe risolto in una notte ma l’illusione durò poco pochissimo. Al mattino mio padre recandosi verso casa notò che tutte le strade d’ingresso erano state bloccate con filo spinato e soldati in ogni angolo. Chiese quando potevano riprendere possesso delle loro abitazioni ma fu cacciato via in malo modo. Rimase anche scioccato dalla visione del corpo esamine di un giovane ragazzo che lui conosceva bene.  Era stato ucciso perchè si era rifiutato di lasciare la sua bottega.Tornò da noi cercando di celare in malo modo la sua preoccupazione. Un’altra tegola poi si aggiunse in quella giornata, dalla zona di Soffiano arrivarono altre tre persone. La sorella di mio padre con il figlio e il marito.Avevano saputo che i tedeschi volevano far saltare i ponti di Firenze per dividere la città ed erano scappati prima di rimanere isolati e soli. Mi ricordo ancora che le vetrine del negozio si trasformarono in giacigli di fortuna. Nella sfortuna eravamo dei previlegiati avendo la possibilità di avere un tetto e cibo. Il terzo giorno fù quello che segnò quella brutta esperienza. Durante la notte fummo svegliati da un forte boato. Aprimmo quel piccolo lucernaio che dava verso la torre di Palazzo Vecchio. Il cielo della notte era colorato di rosso. Il primo pensiero andò ai ponti della città. La paura paralizzò tutti. Dovevamo aspettare fino al mattino prima di mettere la testa fuori. La notte i tedeschi avevano decretato il coprifuoco e era da incoscenti non ottemperare.L’alba ci trovò già pronti per uscire e consapevoli di trovare la nostra città ferita a morte. Ma la fotografia che di  lì a poco si stampò davanti a noi ci lasciò una ferita in quel momento insanabile. Il boato di quella terribile notte non aveva diviso la città. Quel boato aveva raso al suolo Via Por Santa Maria. Ci aveva portato via tutto. Riconoscemmo casa nostra dai mille frammenti di cristallo dei grandi lampadari che facevano bella mostra di se nel grande salone della nostra dimora che ora era solo un cumulo di macerie…………………E’ stato brutto bimba mia.In un attimo mi hanno distrutto tutto ciò che avevamo. Ma anche fortunata perchèl a nostra vita non sono riusciti a prendercela.

“Raccontami mamma della guerra”ultima modifica: 2008-03-03T01:27:00+01:00da cri1950
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