“Quante cose belle”

 

 

Aveva le mani lunghe, affusolate, le unghie curate, al medio sinistro la fede e un anello sfavillante di brillanti a forma di fiore. Teneva sempre ben stretta la mia piccola mano, anche se in quegli anni i pericoli stradali erano minimi.

Era una gran camminatrice la mia nonna, abitavamo in via Benedetto Marcello al 12 e,  come di consuetudine, nel pomeriggio ci recavamo in centro dove il nonno era proprietario di un luccicante negozio di giocattoli in via Calzaiuoli.

Era la mia passione entrare in quel luogo anche se non mi permettevano certo di “collaudare”i nuovi arrivi,ma tutto era così gioioso che per gli occhi di una bambina era come entrare in un libro di favole. Mi ricordo la merenda che andavamo a prendere dal “Bruzzichelli” un caffè storico come storica “era” tutta la città. Il ricordo di una Firenze che solo nei ricordi trova ancora il modo di splendere della sua antica bellezza…

 

“Quante cose belle”ultima modifica: 2007-11-09T18:00:00+01:00da cri1950
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