Dall’Armistizio e l’avvento dell’era fascista …. Foto e cartoline tratte dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/toscanacomera
Realizzata da Giuseppe Poggi durante i lavori di costruzione dei Viali di Circonvallazione sul sito delle antiche mura abbattute, fu intitolata (inizialmente solo per la parte esterna alla porta) a Cesare Beccaria il 25 novembre 1876 su delibera della giunta di Ubaldino Peruzzi
Il luogo originariamente si chiamava Piazza alla Croce, essendo dominato dalla maestosa Porta alla Croce, che è sopravvissuta alle demolizioni, ma anche “piazza della porta alla Croce a Gorgo”, “della porta di Sant’Ambrogio” e, con riferimento invece al mercato che vi si teneva, “piazza del Mercato delle Bestie” o “piazza del Mercato de’ Bovi”.
La prima rete tranviaria di Firenze entrò in servizio nel 1879 e divenne ben presto famosa per integrare la prima tranvia a trazione elettrica italiana, la Firenze Fiesole
La piazza trae il nome dall’insurrezione che il 27 aprile 1859 cacciò il Granduca Leopoldo II, che proprio qui si svolse e che innescò il processo di annessione della Toscana al Regno di Sardegna
La piazza fu aperta su iniziativa del Comune a partire dal 1287 e conclusa verso il 1325 dopo aver abbattuto le case che vi si trovavano. Era usata per accogliere i sempre più numerosi fedeli che accorrevano alle prediche dei frati Domenicani i quali vivevano nell’attiguo convento. Divenne in seguito, grazie alla sua ampiezza, scenario di feste e spettacoli come il Palio dei Cocchi (una corsa con carrozze simili alle bighe romane), istituito da Cosimo I nel 1563 per il quale furono innalzati i due obelischi marmorei, opera di Bartolomeo Ammannati (cavati nel 1570) e sostenuti da tartarughe in bronzo realizzate nel 1608 dal Giambologna.
Nell’Ottocento la piazza era solcata dalla linea dei tram.
Nell’Ottocento la piazza era intitolata a Camillo Cavour Nel 1930 la titolazione venne cambiata (essendoci già una via Cavour) e divenne piazza Costanzo Ciano ammiraglio del regime; di nuovo nel 1944 il nome venne trasformato in piazza Muti, per ottenere solo nel 1945 la denominazione attuale di piazza della Libertà.
La struttura attuale della piazza è data dalla conseguenza di una serie di interventi ottocenteschi finalizzati a rendere maggiore uniformità tra i monumenti presenti. Il tratto a della piazza è stata revisionata da Gaetano Baccani che negli anni 1826-1830 costruì palazzi come abitazioni attinenti ai canoni della Chiesa. Inoltre Baccani costruì la ringhiera di ghisa che circonda tutto il perimetro del Duomo.
È chiamata anche Loggia dei Priori o Loggia dell’Orcagna per colpa di una errata attribuzione ad Andrea di Cione soprannominato Orcagna. Il compimento dell’opera è stata documentata tale degli architetti Benci e Talenti, mentre altre fonti citano l’Orcagna come collaboratore del progetto.
Il museo ospita una raccolta di opere d’arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l’esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino.Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo è una delle più cospicue e importanti al mondo.
Inizialmente la Biblioteca aveva sede, come del resto tutti gli uffici pubblici dell’amministrazione granducale, nei locali del complesso degli Uffizi Dopo il trasferimento della capitale a Firenze iniziarono le ipotesi di trasferire la biblioteca in spazi adeguati; nel 1892 il bibliotecario Chilovi e l’architetto Mansueti presentarono un progetto per i 2.700 metri quadrati concessi dallo Stato in un’area accanto a Piazza dell’Olio[ un altro progetto ipotizzò lo spostamento in un edificio posto tra via Vacchereccia e Por Santa Maria
Il ponte “nasce” tra Ponte Vecchio e Ponte alla Carraia. Prende il nome dalla chiesa della Santa Trinità ed è sicuramente uno dei ponti più belli e tra i più eleganti d’Europa come lo descrisse Giovanni Spadolini
Fu costruito nel 1252, con l’appoggio della famiglia Frescobaldi. Il ponte unisce Piazza Santa Trinita a Piazza de’ Frescobaldi, con due importanti palazzi a testa del ponte: il Palazzo Spini Feroni e il Palazzo della Missione.
Il ponte attuale è datato 1957 ricostruzione del precedente e antico ponte detto “Rubaconte”, dal nome del podestà Rubaconte da Mandello che lo aveva fatto costruire nel 1237 , su disegno di Vasari che riconduce all’architetto Lapo, ossia Jacopo Tedesco.[ Anticamente si presentava con una struttura a nove arcate ed era il ponte più lungo e antico di Firenze, ancora più vetusto del Ponte Vecchio che nelle nuove forme risale al 1345 Due arcate sulla riva sinistra furono chiuse nel 1347 per ampliare piazza de’ Mozzi e nel 1800 il numero di arcate si ridusse a sei, per la costruzione del lLungarno Torrigiani e Serristori, come testimoniano numerose fotografie del periodo.
Piazza San Firenze prende il nome dal complesso di San Filippo Neri , detto anche di San Firenze da una storpiatura del nome di un edificio preesistente dedicato a San Fiorenzo