” A B C “….Parte prima

Cavour Street

Era da tempo che volevo scrivere questa storia realmente vissuta.Per ovvie ragioni,non indicherò ne dove si è svolta, ne i nomi dei personaggi che l’anno vissuta. Il motivo è semplice, sono sicura che due discendenti della “stirpe” sono tutt’ora in vita e, conoscendole l’indole domani rimarrei “in mutande”……….Perciò non volendo dare nomi fasulli farò uso di sole tre lettere per indicarli nel proprio ruolo. “A” il marito, “B”la moglie, “C” la figlia. Tutto ebbe inizio a cavallo dell’anno 39 /40 . B era una bella ragazza di buona famiglia, il fato volle far incrociare la sua strada con quella di un distinto uomo. Era un imprenditore del nord, diciotto anni più grande e un fascino da vendere. Fu un vero colpo di fulmine, in pochi mesi con i suoi poco propensi ad acconsentire l’unione, decisero di sposarsi. B si trasferì al nord la grande famiglia del marito la accolse a braccia aperte. Mentre i suoi genitori rimasero con l’idea che il genero non era l’uomo giusto per la figlia. L’anno successivo B mise al mondo una bella bambina e, visto che per lavoro il marito trascorreva ben poco tempo con lei fece ritorno in famiglia. I genitori conoscono troppo bene i propri figli e anche loro si accorsero che  quell’unione non era tutta rose e fiori. Con il matrimonio il carattere dell’uomo era venuto fuori, arrogante, padrone, per lui quella moglie era viziata, fragile, infantile.< Quella moglie aveva solo 19 anni ed era già madre.>. Il padre di B buon conciliatore fece capire al genero che una giovane donna aveva bisogno di vivere in una casa dove l’amore e il rispetto erano fondamenta molto importanti anche per rispetto a quella piccola creatura che aveva generato. A forse pensò che con la vicinanza dei suoi la giovane moglie gli avrebbe reso la vita più facile così decise di trasferirsi nella regione di B. Comprò casa al terzo piano dello stabile dove già abitavano i suoceri. Geniale l’dea…….infatti aveva calcolato tutto. La piccola dai nonni e la moglie sotto torchio nella nuova attività che da poco aveva intrapreso.Sempre più spesso in viaggio e lei in quelle stanze fra solventi e marchingegni vari. B raccontò ai genitori i suoi sospetti circa le “amicizie “del marito. Era sicura che fosse una spia dei tedeschi. Suo padre rimase sconcertato, lui era un antifascista e questo non poteva sopportarlo. Quell’uomo non gli era mai piaciuto lo sentiva che era un bastardo. Passò la guerra passarono gli anni e A conquistò l’italia con i suoi marchingegni. Era diventato un secondo “Paperon dei Paperoni”. Fece  vivere nel lusso sfrenato moglie e figlia ma non fece mai vivere b nell’amore. Un matrimonio solo di facciata, solo per la gente. Per anni e anni maltrattata , bistrattata. Erano altri anni forse oggi non avrebbe subito tali umiliazioni. Nel 60 si sposò la figlia, l’unica per fortuna nata dalla loro unione. Ragazza viziata, aspra, avida, fotocopia del padre l’erede giusto per A. Sposò anche lei un uomo molto più anziano., pseudo industriale che trovò la fortuna in quella unione. Dopo pochi anni si scoprì che regalava pellicce alle amanti con i denari della moglie.A dopo il matrimonio della figlia decise di separarsi e comprò un appartamento alla moglie, ops errore lo comprò alla figlia , la donna ne era solo usufruttuaria. Certo non si ricordava che sua moglie aveva trascorso anni, fra vernici, smalti e veleni vari, senza contare che le poche volte che vedeva la figlia era per metterla nel lettino a dormire. Anche lei aveva creato l’impero ma la sua bontà la sua ingenuità certo non l’avevano aiutata. E’ sacrosanto il detto che” il mondo è dei furbi non dei bischeri” Si ritrovò da sola in quella casa, ma sola lo era sempre stata dal giorno che aveva lasciato la sua città per quell’uomo. Non potè godere nemmeno per la gravidanza della figlia, nonna lo fu solo nella carta. Ma certamente era “nonna ” per altri bambini che l’hanno amata fino alla fine del suo percorso. L’epilogo di questa storia è negli anni 2000 in un mese a “cavallo” fra marzo e aprile. Una telefonata nella notte < Non mi sento bene………puoi venire> La corsa fu inutile restò lucida per poco ma il tempo per vedere che chi l’amava era con lei. La figlia fu avvisata la notte stessa. Poche parole.< Parto domattina non guido la notte>. Quando arrivò era in compagnia della figlia, poche lacrime su quel volto, un volto arido come il cuore. Sua madre era stata lasciata nel suo letto e lei con la ragazza presero possesso della camera attigua……..Fu una notte interminabile nel salone di casa per  la sorella con le proprie figlie. Mentre l’ereditiera riposava tranquillamente nella camera degli ospiti. ……………………….Da quel giorno nessuno ha saputo più niente di loro, cosa fanno, se son vivi se son morti. Mai è andata dalla madre dopo la morte, ops dimenticavo ogni anno rinnova il contratto della lampada votiva del sepolcreto. Ma B  se dalla casa fiorita del cielo vede sa che è dentro ai nostri cuori e sempre ci rimarrà!

” A B C “….Parte primaultima modifica: 2008-01-16T18:06:00+01:00da cri1950
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Un pensiero su “” A B C “….Parte prima

  1. una storia triste Cris,molto triste,,io non ho figli e ho sempre affermato che mi mancano che provo una solitudine genetica..e che se un giorno andrò via, vorrei farlo con la mano nella mano con una parte di me.. ma il tuo racconto mi conferma che spesso vicino ti può essere anche chi nel percorso della tua vita ti ha amato..io ciò lo sempre saputo..ma ora mi è venuta nella conferma,con il tuo racconto un enorme malinconia
    un bacio dolce

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