“Tornata la calma”

 

  

Che silenzio, che pace…………ho ancora nel condotto uditivo le ultime rimanenze di voci che si accavallano, di risate, di parole che provengono da quel televisore che non si sa perchè deve tenerci sempre compagnia, di piccoli ma inevitabili battibecchi che ogni anno si ripresentano davanti al desco natalizio, passano gli anni , molte sedie sono vuote ma il caos è presente ad ogni ricorrenza che vede oramai la “piccola tribù”riunita.Simona è sicura che se Pieraccioni ci riprendesse con una telecamera nascosta ne farebbe un film.Undici riuniti attorno al tavolo, undici menti,undici pensieri,undici vite unite fra loro ma che a volte sono lontane milioni di chilometri.Natale 2007 è passato, ora la piccola tribù è asserragliata in quattro diverse dimore, ognuno commenterà chi bene , chi male, la giornata trascorsa, ma ognuno di noi dovrà ricordarsi di quanto sono importanti i “vecchi” legami perchè ogni sedia vuota non potrà più essere riusata……..

“Tornata la calma”ultima modifica: 2007-12-26T16:30:00+01:00da cri1950
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Un pensiero su ““Tornata la calma”

  1. Per la prima volta, oggi, ho trovato il tempo di leggere il tuo il nostro “mondo”, nei tuoi racconti ho riscoperto periodi della mia vita “dimenticati” nello scrigno della memoria.
    Mi sono rivista nell’immensi saloni degli Uffizi per mano del babbo, nei grandi parchi delle ville aperte al pubblico la domenica e su e giù per il Muraglione, tra un vomito e l’altro eppure contenti in quella Bianchina Giardinetta bianca e celeste..La nostra adolescenza non è stata facile, eppure la ricordiamo con nostalgia. E’ vero Lui è grande e proprio per questo lo hanno ferito, umiliato, ma la sua forza eravamo noi, l’amore che ci voleva lo faceva andare avanti a testa alta! I suo nipoti, che ha amato fino all’ultimo gli hanno dato ninfa fino a quel fatidico agosto. E’ vero, era amato da tutti per la sua generosità, generosità che più volte lo ha tradito, ma lui aveva noi, il suoi tesori! Quella sedia vuota ieri era la sua, in camera, lui non c’era, ma noi c’eravamo perchè lo volevamo, e non perchè dovevamo! Dobbiamo imparare a dirci che ci vogliamo bene, lasciare crescere i figli, accettare le nostre differenze, le scelte dell’altro e così la tavola ritornerà grande le sedie si riempiranno e i nostri ricordi non saranno più ricordi ma la notra storia che racconteremo ai nipoti e perchè no anche ai pronipoti. Forza nipoti ora tocca a voi!

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