Il frastuono della notte non l’aveva fatta dormire,
tutti quei rumori, i frastuoni le risate che provenivano dalla strada l’avevano svegliata.
Non che dormisse piu tanto,gli anni sulle spalle c’erano e con il passare del tempo sempre più lunghe erano le sue notti.
Viveva da sola in un grande condominio popolare, non avendo voluto separarsi dal suo piccolo cane che da quattordici anni le faceva compagnia, per rinchiudersi in un ospizio.
Briciola ,era un “bastardino”abbandonato, l’aveva trovato in un freddo dicembre impaurito e assiderato all’uscita della messa.
L’aveva guardato e lui le si era avvicinato come sapendo che non l’avrebbe lasciato solo e aveva ragione, nonna Iole lo avrebbe portato con se in quell’umile casetta.
Da una vita sono una cosa sola, si fanno compagnia, vivono l’uno per l’altra e quando al mattino presto li vedi che camminano lentamente lungo la via il cuore si stringe perchè sai che Iole non è sola, i suoi figli vivono con le loro famiglie lontano da lei, loro non possono e non vogliono sconvolgere la propria vita con un VECCHIO.
L’ ospizio era la soluzione più giusta, curata, sorvegliata senza problemi (per loro) ma per il piccolo bastardino si sarebbero spalancate le gabbie di un canile. Ma nonna Iole disse no, perchè l’amore di quel buffo batuffolo di pelo le aveva dato la forza di vivere alla faccia dell’egoismo di quei figli snaturati!