Foto tratta da http://firenze.repubblica.it
Articolo tratto da http://www.intoscana.it
Idee contro la crisi. Dove? Al ristorante
di Simona Bellocci
La crisi economica morde anzi, azzanna. E allora quando si arriva a non sentire più il profumo dei soldi ma semplicemente il tintinnare di qualche spicciolo nel vecchio borsellino allora non rimane altro che darsi da fare. O se vogliamo usare un verbo d’altri tempi (ma che rende benissimo l’idea) – potremmo dire che oggi l’unica cosa da fare è “arrabattarsi”. Così – più di tutto, quando i soldi iniziano a scarseggiare contano le idee, anche quelle che traggono spunto dal passato. Ci ha pensato l’imprenditrice fiorentina Donatella Faggioli a trovare un modo nuovo di fare affari, al ristorante. Come? Con il baratto. In sostanza il cliente potrà scambiare la cena o il pranzo con frutta, verdura o semplicemente con oggetti, dall’artigianato al modernariato. Insomma – chiunque voglia “disfarsi” di un vecchio tavolo, di un soprammobile, una lampada o chissà cos’altro potrà barattare il tutto con i piatti della tradizione toscana, al primo ristorante di questo genere in Italia che aprirà a Firenze a fine settembre.
Il nome è tutto un programma: si chiamerà “L’è maiala”, un modo di dire tutto fiorentino che – anche se non particolarmente elegante – rende bene l’idea del periodo difficoltoso che sta vivendo l’Italia. “Combattiamo la crisi offrendo la possibilità di pagare in beni reali anziché con i soldi – spiega la titolare del ristorante Donatella Faggioli – venire incontro a chi, in tempi di ristrettezze non vuole comunque rinunciare a qualche cena fuori”.
Ma come funziona lo scambio? Chi deciderà di barattare il conto dovrà aprire la trattativa con i titolari al momento della prenotazione, così da decidere quale menù potrà essere offerto dal ristoratore in cambio degli oggetti del cliente. Comunque sia sarà possibile anche pagare in contanti o carta di credito, questo ovviamente per chi ancora si può permettere di metter mano al portafogli.