“Sant’Anna di Stazzema”

 

 Da quasi un anno avevo il cuore impegnato oltre i confini italiani. Avevo conosciuto a Lido di Camaiore uno studente di architettura tedesco che con mamma, fratello e cognata stava trascorrendo un periodo di vacanza in un cottage del Bagno Franca, a pochi metri dalla famosissima “Bussola” di Focette. L’inverno era trascorso con lunghe lettere , telefonate e la promessa di un breve viaggio in primavera. Mantenne la parola Peter e con il suo “maggiolino” arrivo’ in città. Occhi di un azzurro tanto chiaro da sembrare di ghiaccio, capelli biondi come campi di grano, intelligente, colto, perfetto. Perfetto anche per i miei genitori che l’accolsero come un figlio. Durante la sua permanenza fui un perfetto cicerone, lui amante del bello guardava entusiasta tutte le bellezze della mia terra……fin quando non ebbi l’idea di andare due giorni dai miei a Camaiore, dove viveva mia zia, mio cugino e sua moglie che proprio in quel periodo stava per mettere al mondo il suo primo figlio. Chiesi a Flavio se potevamo portarlo in giro per le nostre montagne e mi venne la folle idea di “Sant’Anna di Stazzema”………….sua moglie cercò di convincermi che quella gita non era forse la più giusta, ma la mia caparbietà vinse sulla ragione. Ancora ricordo quella lunga strada dissestata e tortuosa, la Marzia seduta davanti con le mani che tenevano stretto quel suo grosso pancione. Il “maggiolino” grigio targato Aschaffenburg parcheggio nel piazzale quasi davanti al piccolo bar del paese, dove noi entrammo guardati dai pochi avventori presenti…………….Non so cosa mi scattò nella mente ma una mia frase gelò il sangue dei presenti…..<disturbiamo? Lui è tedesco……>Ho ripensato nel tempo al motivo del mio comportamento, mi ero ripresa la rivincita di una sua frase detta il giorno prima.< L’Italia è un bel paese che avete tinteggiato all’esterno di bianco, mentre l’interno è ancora nero.>

 

“Sant’Anna di Stazzema”ultima modifica: 2008-01-12T22:26:00+01:00da cri1950
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