Wonderful Tuscany…….Yesterday 11

Salve amici, anche oggi qui in Toscana afa e umidità non danno tregua, all’esterno  si sfiorano i 35°  e la voglia di mare si fa sempre più forte, quindi anche se viaggiamo nel passato andremo nelle nostre coste….Buon viaggio

Foto tratte dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/vecchiatoscana2015

 

Nasce a Viareggio il 1º novembre 1882 in via della Fornace, l'attuale via Indipendenza, presso la darsena vecchia[1]. Secondogenito di Emilia Ricci e Rinaldo Viani che, dalla Pieve di S. Stefano, un piccolo paese delle colline lucchesi, si erano trasferiti a Viareggio, in quanto il padre, già servitore dei Borboni in S. Martino in Vignale, era passato, dopo la morte di Maria Teresa Felicita di Savoia (16 luglio 1876), al soldo di Don Carlos, nella Villa reale della pineta levante di Viareggio. Un'infanzia trascorsa tra la darsena e il Palazzo; tra la povertà dei marinai e calafati e la superstizione della "canaglia", come veniva denominata bonariamente la servitù di Casa Borbone, e il fasto sontuoso di una dinastia in esilio. Fino a che il padre ebbe questo lavoro, le condizioni familiari di Lorenzo furono abbastanza tranquille. Frequentò la scuola elementare, ma solo fino alla terza classe, perché l'esperienza scolastica si arrestò per una congenita insofferenza a ogni forma di disciplina. Il tarlo dell'anarchia si era già insinuato nella giovane mente. Quando il padre fu licenziato dal servizio, la famiglia Viani conobbe la miseria, condizione umana che non era sconosciuta al giovane Lorenzo, poiché egli, a causa del suo carattere ribelle ed introspettivo, passava molto del suo tempo girando per i boschi e la spiaggia della darsena viareggina, che rappresentava uno spettacolo quotidiano di miseria e di squallore, e, a contatto con la "canaglia" asservita ai Borboni, il ragazzo, precocemente segnato dalle difficoltà della vita, confessò un giorno alla madre di essere ossessionato dal pensiero della morte. Nel 1893 viene messo a lavorare nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, dove resta come garzone per diversi anni e incontra personaggi di primo piano, come Leonida Bissolati, Andrea Costa, Menotti Garibaldi, Giacomo Puccini, Gabriele D'Annunzio e conosce il pittore Plinio Nomellini, che ebbe un'influenza positiva nella maturazione artistica del ragazzo. Incomincia a disegnare con crescente interesse e un ritratto del musicista Giovanni Pacini attira l'attenzione dei viareggini. Intraprende i suoi primi viaggi esplorativi a Pisa e a Lucca. In Versilia e in altre località italiane la lotta di classe si fa sempre più aperta: folle esagitate, precedute da bandiere nere, invadono le piazze dei paesi, stazionano davanti ai forni, frantumano le vetrine. L'incontro con il sociologo Pietro Gori e i frequenti contatti con i socialisti Vico Fiaschi e Luigi Salvatori decidono la definitiva adesione di Viani all'anarchia. Talvolta il giovane dorme sulle pietre del molo o passa le notti al "Casone", ritrovo abituale di vagabondi, di ricercati e di liberi pensatori. Su consiglio di Plinio Nomellini, che lavora a Torre del Lago, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Lucca, dove frequenta più o meno tre anni di lezioni, dal 1900 al 1903, e dove conosce anche Moses Levy e Spartaco Carlini. Durante quest'esperienza lucchese, il Viani non mancò di partecipare, con altri studenti, a manifestazioni anarchiche e socialiste. Nel 1904 viene ammesso alla Libera Scuola di Nudo annessa all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove segue i corsi di Calosci e Giovanni Fattori, pur continuando a dimostrare una chiara insofferenza per le discipline accademiche. Ritornato a Viareggio, si stabilisce a Torre del Lago ed entra a far parte della "Compagnia della Bohème". Frequenta Giacomo Puccini, che considera con ironia i soggetti dei suoi dipinti, mentre Plinio Nomellini invece continua a incoraggiare le sue ricerche pittoriche. La miserabile stanza in cui lavora a Torre gli permette, come scriverà anni dopo, di anticipare l'esperienza parigina. Nella redazione fiorentina del Popolo incontra il poeta ligure Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, che va cercando proseliti per la sua Repubblica d'Apua, a cui aderiscono personaggi importanti dei primi anni del Novecento, tra cui, oltre a Lorenzo Viani, lo scrittore Enrico Pea e lo storico e letterato lunigianese Pietro Ferrari (generale). Ceccardi ne fu presidente, Viani luogotenente. Fonte Wikipedia Mostra meno

  Lorenzo Viani Nasce a Viareggio il 1º novembre 1882 in via della Fornace, l’attuale via Indipendenza, presso la darsena vecchia. Secondogenito di Emilia Ricci e Rinaldo Viani che, dalla Pieve di S. Stefano, un piccolo paese delle colline lucchesi, si erano trasferiti a Viareggio, in quanto il padre, già servitore dei Borboni in S. Martino in Vignale, era passato, dopo la morte di Maria Teresa Felicita di Savoia (16 luglio 1876), al soldo di Don Carlos, nella Villa reale della pineta levante di Viareggio. Un’infanzia trascorsa tra la darsena e il Palazzo; tra la povertà dei marinai e calafati e la superstizione della “canaglia”, come veniva denominata bonariamente la servitù di Casa Borbone, e il fasto sontuoso di una dinastia in esilio. Fino a che il padre ebbe questo lavoro, le condizioni familiari di Lorenzo furono abbastanza tranquille. Frequentò la scuola elementare, ma solo fino alla terza classe, perché l’esperienza scolastica si arrestò per una congenita insofferenza a ogni forma di disciplina. Il tarlo dell’anarchia si era già insinuato nella giovane mente.
Quando il padre fu licenziato dal servizio, la famiglia Viani conobbe la miseria, condizione umana che non era sconosciuta al giovane Lorenzo, poiché egli, a causa del suo carattere ribelle ed introspettivo, passava molto del suo tempo girando per i boschi e la spiaggia della darsena viareggina, che rappresentava uno spettacolo quotidiano di miseria e di squallore, e, a contatto con la “canaglia” asservita ai Borboni, il ragazzo, precocemente segnato dalle difficoltà della vita, confessò un giorno alla madre di essere ossessionato dal pensiero della morte.
Nel 1893 viene messo a lavorare nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, dove resta come garzone per diversi anni e incontra personaggi di primo piano, come Leonida Bissolati, Andrea Costa, Menotti Garibaldi, Giacomo Puccini, Gabriele D’Annunzio e conosce il pittore Plinio Nomellini, che ebbe un’influenza positiva nella maturazione artistica del ragazzo. Incomincia a disegnare con crescente interesse e un ritratto del musicista Giovanni Pacini attira l’attenzione dei viareggini. Intraprende i suoi primi viaggi esplorativi a Pisa e a Lucca.
In Versilia e in altre località italiane la lotta di classe si fa sempre più aperta: folle esagitate, precedute da bandiere nere, invadono le piazze dei paesi, stazionano davanti ai forni, frantumano le vetrine. L’incontro con il sociologo Pietro Gori e i frequenti contatti con i socialisti Vico Fiaschi e Luigi Salvatori decidono la definitiva adesione di Viani all’anarchia. Talvolta il giovane dorme sulle pietre del molo o passa le notti al “Casone”, ritrovo abituale di vagabondi, di ricercati e di liberi pensatori.
Su consiglio di Plinio Nomellini, che lavora a Torre del Lago, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Lucca, dove frequenta più o meno tre anni di lezioni, dal 1900 al 1903, e dove conosce anche Moses Levy e Spartaco Carlini. Durante quest’esperienza lucchese, il Viani non mancò di partecipare, con altri studenti, a manifestazioni anarchiche e socialiste. Nel 1904 viene ammesso alla Libera Scuola di Nudo annessa all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove segue i corsi di Calosci e Giovanni Fattori, pur continuando a dimostrare una chiara insofferenza per le discipline accademiche.
Ritornato a Viareggio, si stabilisce a Torre del Lago ed entra a far parte della “Compagnia della Bohème”. Frequenta Giacomo Puccini, che considera con ironia i soggetti dei suoi dipinti, mentre Plinio Nomellini invece continua a incoraggiare le sue ricerche pittoriche. La miserabile stanza in cui lavora a Torre gli permette, come scriverà anni dopo, di anticipare l’esperienza parigina. Nella redazione fiorentina del Popolo incontra il poeta ligure Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, che va cercando proseliti per la sua Repubblica d’Apua, a cui aderiscono personaggi importanti dei primi anni del Novecento, tra cui, oltre a Lorenzo Viani, lo scrittore Enrico Pea e lo storico e letterato lunigianese Pietro Ferrari (generale). Ceccardi ne fu presidente, Viani luogotenente. Fonte Wikipedia

Marina di Pisa 1900

Marina di Pisa 1900

Antignano (LI) - Viale di Antignano: il tratto di costa fra Villa Peyron (la prima sulla sinistra) e i Bagni Roma (l'ultimo edificio in lontananza a destra). Al centro si intravedono l'imponente sagoma del complesso Antico Castello-Albergo Cremoni e la Villa Bini con la retrostante torre di avvistamento. Si notino, al termine delle passerelle di accesso al mare, le cabine per i bagnanti, i quali sicuramente dovevano mettere in preventivo frequenti ricostruzioni a causa del libeccio. Fonte http://www.vecchiaantignano.it/

Antignano (LI)
– Viale di Antignano: il tratto di costa fra Villa Peyron (la prima sulla sinistra) e i Bagni Roma (l’ultimo edificio in lontananza a destra). Al centro si intravedono l’imponente sagoma del complesso Antico Castello-Albergo Cremoni e la Villa Bini con la retrostante torre di avvistamento. Si notino, al termine delle passerelle di accesso al mare, le cabine per i bagnanti, i quali sicuramente dovevano mettere in preventivo frequenti ricostruzioni a causa del libeccio.

Mareggiata sulla costa livornese. Neg. L. Pachò. Da "Monti e Poggi Toscani", Istituto Micrografico Italiano, Firenze 1908.

Mareggiata sulla costa livornese. Neg. L. Pachò. Da “Monti e Poggi Toscani”, Istituto Micrografico Italiano, Firenze 1908.

1910 Escursione alla torre di Calafuria sulla costa Livornese

1910 Escursione alla torre di Calafuria sulla costa Livornese

Castiglione della Pescaia (GR)

Castiglione della Pescaia (GR)

 Gita in barca al castello del Boccale, sulla costa Livornese, anni 10...!

 1910 Gita in barca al castello del Boccale, sulla costa Livornese

San Vincenzo (LI) fine anni 30.

San Vincenzo (LI) fine anni 30.

1935 Vaporetto in servizio sulla costa toscana..

1935 Vaporetto in servizio sulla costa toscana..

Castiglioncello anni 40, panorama della costa

Castiglioncello anni 40, panorama della costa

Agosto 1941 - Costa Etrusca - Voglia di tenerezza -

Agosto 1941 – Costa Etrusca – Voglia di tenerezza –

Costa Livornese 1955 Scena tratta dal film "Il canto dell'emigrante" con la regia di Andrea Forzano Foto di Manuell

Costa Livornese 1955
Scena tratta dal film “Il canto dell’emigrante” con la regia di Andrea Forzano
Foto di Manuell

 1958 Una stazione di servizio, lungo l'Aurelia sulla costa toscana

1958 Una stazione di servizio, lungo l’Aurelia sulla costa toscana

"Pallaio" in un campeggio sulla costa Grossetana, anni 60

“Pallaio” in un campeggio sulla costa Grossetana, anni 60

 

 

Costa Grossetana Jean Paul Belmondo.con i suoi figli ..anni 60

Costa Grossetana Jean Paul Belmondo.con i suoi figli ..anni 60

Costa Grossetana Jean Paul Belmondo.con i suoi figli ..anni 60

Costa Grossetana Jean Paul Belmondo.con i suoi figli ..anni 60

Anni 60 Costa della Maremma Grossetana al confine con il Lazio, a pranzo in un simpatico baracchino

Anni 60 Costa della Maremma Grossetana al confine con il Lazio, a pranzo in un simpatico baracchino

Campeggio sulla costa Grossetana,il "lavatoio" in comune dei campeggiatori x le stoviglie..! anni 70 circa..

Campeggio sulla costa Grossetana. Il “lavatoio” in comune dei campeggiatori per  le stoviglie. Anni 70 circa..

 Sala giochi di un "Camping Village" sulla costa Grossetana anni 70

Sala giochi di un “Camping Village” sulla costa Grossetana anni 70

Turiste in un negozio di vasellame e souvenir sulla costa Maremmana, anni 70

Turiste in un negozio di vasellame e souvenir sulla costa Maremmana, anni 70

Continua…

 

 

Wonderful Tuscany…….Yesterday 11ultima modifica: 2022-06-15T16:48:57+02:00da cri1950
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento