“Lore e Simo”

 Simonetta, Enzo lo aveva conosciuto alle medie. Un ragazzino con due occhi bellissimi fra il verde e l’azzurro alto e magro, quando suonava la campanella era il primo a uscire e il tragitto che lo separava da casa era per lui un gioco…..un gioco? Si proprio un vero divertimento che nel futuro lo avrebbe portato nel mondo del calcio.  Enzo non passava un momento libero, se non per  giocare a pallone e , quando ne era privo si accontentava di una lattina vuota che faceva rimbalzare come una palla. Il suo allenamento quotidiano da scuola a casa palleggiando una lattina di “Coca Cola”. Passarono anni prima che Simonetta rincrociasse il magnifico sguardo di Enzo, i giornali parlavano spesso di lui che aveva coronato il suo grande sogno , la serie A. Nulla aveva cambiato quel ragazzo,  semplice era e semplice era rimasto, stessi amici, stessi ritrovi. Lo si vedeva in motorino per le strade della cittadina con i suoi vecchi amici di sempre. Fu in un caldo pomeriggio d’estate che Simonetta rivide Enzo, era da pochi giorni rientrato dalla fine di  un campionato  molto soddisfacente. Lo vide li nella piazzetta del circolo,  solo,  con una sigaretta fra le mani. Simonetta si avvicinò: Sicuramente non l’avrebbe riconosciuta. L’allora “goffa” adolescente un pò in carne,  si era trasformata in un cigno…..< Ciao Enzo sono Simonetta B. eravamo nella stessa scuola ricordi?>……….Si Enzo ricordava una ragazza con quel nome ma non in quel corpo! Da quel giorno fu come se il tempo per loro non fosse trascorso e i ricordi e le parole si trasformarono ben presto in un profondo sentimento. Simonetta si era completamente persa nei suoi straordinari occhi… ma lo strano carattere di Enzo mal collimava con il suo.La lontananza, la gelosia, i tradimenti, i vizi e , i troppi tanti “martini” che lui beveva la scoraggiarono e cercò piu’ volte di chiudere la storia. Non fu certo cosa ne breve ne facile vivendo a pochi isolati l’una dall’altro. Ed Enzo ogni volta che superava la soglia di “alcool” nello stomaco la richiamava. Simonetta era la sua ancora,Simonetta c’era sempre, mentre le altre stavano al suo fianco solo per la sua  notorieta’. Ma anche le sofferenza dovevano avere un limite e Simonetta  questo lo aveva capito lasciandolo al suo destino. Oggi, quando da lontano lo vede o legge articoli che lo riguardano dice a se stessa che  senza di lui è felice…………..Non credo bimba mia.Non si può essere felici e desiderare un figlio con gli stessi “suoi Occhi”

 

 

 

“Lore e Simo”ultima modifica: 2008-01-10T18:49:00+01:00da cri1950
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento