“Le colpe sono sempre dell’Allenatore ?”

Mondonico grande ed esperto allenatore nonostante sia uno sportivo che ,oltre all’onesta’ ci mette il cuore, non riesce a farsi amare dai tifosi della sua Cremonese!

I tifosi sono come l’auditel per la TV,  fanno il buono e il cattivo tempo.

Rose e fiori fino a che l’allenatore ti fa vincere, ti porta dalla parte sinistra della classifica,

ma se fai tanto di sbagliare un solo passo sei gia’ belle e fritto!

Certo e’, che i tifosi hanno un solo capo espiatorio l’allenatore, sulle sue spalle piovono ingiurie e condanne, senza mai cercare veramente  da dove arriva il malessere o la colpa.

 Mi chiedo… perche’ non si va a scovare nei siti “amici” dove calunnia e offesa sono ogni giorno il solo argomento di conversazione!

Perche’ gli addetti stampa non muovono foglia, non querelano non fanno il mestiere per cui sono pagati.

Perche’ i giocatori regalano biglietti ai tifosi ?

Per poi “usarli “al momento giusto!

Perche’ alcuni giocatori boicottano l’allenatore dentro lo spogliatoio?

Per mettere gli uni contro gli altri e poter gioire all’esonero dello stesso!

Brutto mestiere quello di un Mister,

ma ancora piu’ brutto e’ il comportamento di persone che non sanno che cos’è il vero sano tifo sportivo, 

non sanno che si vince solo avendo giocatori “seri”e, societa’ capaci di gestire tutto cio’ che ruota intorno al calcio.

Ma ai tifosi con i paraocchi questo non interessa,

li’ davanti c’è un colpevole “l’allenatore” e non saranno contenti fino a che non lo avranno messo fuori gioco!

                                                               Cristina

PS. Qui sotto un articolo ripreso da:

http://www.vascellocr.it/

Sensazionale lettera di Giuseppe Dipaola, prezioso ex collaboratore della Cremonese: caro Arvedi, troppi remano contro!

 

La situazione della Cremonese lascia tanti amareggiati, un progetto è andato all’aria, il sogno di due anni fa. Soprattutto il cambio di rotta ha spazzato via troppi fedelissimi, che si sentono puniti per la loro sincerità, il che è veramente inspiegabile ed ha creato dopo un anno di grandi entusiasmi (nonostante l’amarezza finale) terra bruciata attorno ad una pianticella ancora ai primi germogli, ma che cresceva rigogliosamente e prometteva tanto per il futuro. Purtroppo, secondo la nota legge economica, la moneta cattiva ha scacciato la moneta buona.

Ed ecco a conferma, un importante addetto ai lavori che rivela alcuni inquietanti dettagli perchè si sente in grado di dare ancora un suo contributo. Si tratta di un personaggio noto nella prima Cremonese edizione Arvedi, Giuseppe Di Paola. Lui stesso nella lettera che segue si rappresenta.

Per ragioni di privatezza, ovvero per il rispetto della legge, ci troviamo costretti a punteggiare, con il consenso dell’autore, alcune parti che il signor Dipaola andrà a rappresentare al cav. Arvedi con i documenti in mano (se il presidente grigiorosso vorrà avere un quadro completo della situazione in cui si trova) . Nonostante questi obbligatori interventi, resta a nostro avviso intatto il quadro che questo collaboratore della Cremonese vuole rappresentare. E che spiega molte cose della Cremonese di oggi. Il fatto più clamoroso è che un enorme lavoro di preparazione della seconda stagione di Arvedi è andato completamente all’aria nelle giornate infauste della cosiddetta ricostruzione della società. Ma forse non tutto è andato perduto se si prenderà atto di un quadro che va assolutamente rivisto e che parte dalla constatazione, in primis, che non tutti amano la Cremonese allo stesso modo e con uguale partecipazione.

 

Caro direttore,
leggo attentamente tutto quello che il suo Vascello dice riguardo la Cremonese e penso che su tante cose abbia perfettamente ragione.
Mi chiamo Giuseppe Dipaola è l’anno scorso lavoravo alla corte di Arvedi, avevo un duplice impegno sia nel settore giovanile come allenatore che con la prima squadra in quanto mi occupavo di andare a visionare le squadre avversarie che incontravamo e in piu’ svolgevo un ruolo importante in campo con gli infortunati, i quali ricominciavano con me a toccare la palla.
Purtroppo con il cambio di gestione da Randazzo a Turotti, il mio lavoro dell’anno scorso è andato ai fumi, dimenticato per tanti motivi che ora cerchero’ di spiegarle. Il signor Turotti mi disse che se ero un uomo di calcio dovevo sapere che le cose funzionano cosi’, non ha voluto neanche conoscermi per un confronto chiarificatore ed uno scambio di informazioni, anche se dietro le quinte credo di aver dato tanto alla Cremonese l’anno scorso e sono convinto che se Arvedi mi darà la possibilità di parlargli, io rappresenterò , lo dico senza presunzione, con sincera consapevolezza, un tassello importante in quella che potrebbe essere la nuova Cremonese proiettata sul futuro che piu’ le compete.
Per raggiungere un obiettivo c’è bisogno che tutto l’ambiente remi nella stessa direzione. Mondonico all’interno ha sempre avuto tutti contro (...) nel senso che troppe persone, non solo in campo, agiscono per obiettivi personali, tutto questo crea scompiglio all’interno di un gruppo di lavoro che deve raggiungere traguardi importanti.
Povero Arvedi, è una vittima (...) io rappresentavo un pericolo, perché (...) grandissimo lavoratore, lavoravo sette giorni su sette per la Cremonese, ma non è servito. Piu’ di tutti conosco la verità di quello che è successo alla Cremonese di quali mali l’affliggono, se solo Arvedi mi parlasse, troverebbe luce verso la strada che si è prefisso. A settembre mi sono reso conto che tanto cose erano sbagliate, il lavoro della stagione precedente era stato abbandonato , anzi spazzato via, ancora a gennaio scorso avevo visionato tanti giocatori interessanti per il progetto Arvedi, questi ora fanno la fortuna delle loro squadre, se solo mi ascoltavano un attimo... Avrei da dirle ancora, signor direttore, tanto però ora la saluto , potrei essere utile perché io tengo alla Cremonese (e non per ragioni di stipendio, ci sono alcuni... che hanno guadagnato dieci volte di più del sottoscritto e non hanno fruttato nulla...), il colore grigiorosso mi è entrato dentro e spero di ritornare a lavorare a fianco di Arvedi. Forza Cremonese.

Giuseppe Dipaola

“Le colpe sono sempre dell’Allenatore ?”ultima modifica: 2009-03-24T15:40:00+01:00da cri1950
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