“Una citta’ che non c’è piu’…Firenze!”

Prendo spunto da questo commento che ha lasciato Roberto di Castelfiorentino nel mio post!

Roberto cerca la sua citta’, Firenze, ma come me, non la trova piu’!

Ho avuto la fortuna di crescere a due passi dal centro,

mio nonno possedeva uno dei piu’ famosi  negozi di giocattoli di via Dei Calzaiuoli.

Credetemi se vi dico che Florentia “era” la piu’ bella citta’ del mondo!

Accogliente, signorile,carica di cultura e storia, la citta’ dei Medici e di una miriade di artisti,

da Giotto a Galileo, a Leonardo, a Brunelleschi……

Qui si respirava cultura e  ricchezza di un patrimonio inestimabile,

 ogni sua pietra, ogni suo palazzo,ogni suo vicolo, ogni giorno,

ci ricordavano di quanto eravamo fortunati nel vivere,

nel crescere in questa citta’!

Oggi non e’ piu’ cosi’, la culla del Rinascimento e’ stata polverizzata.

La politica sia di destra che di sinistra ha ridotto Firenze,

 in una vergognosa “casba”

I negozi storici costretti a chiudere, il centro “profumato” da aromi speziati di Kebab!

I vicoli maleodoranti di urina che scroscia lungo le antiche pietre dei signorili palazzi!

Le vie del centro trasformate in file di tappetini di cartone che straboccano di falsi!

Le scalinate delle Chiese trasformate in dormitori o bivacchi!

Questa, la Firenze di oggi!

Benvenuti a Firenze citta’ d’arte e cultura!!!!!!!

 Commenti

cerco la mia città,ma non la trovo più.
mi è stata tolta dagli avidi,
mi hanno fatto diventare un ghibellin fuggiasco.
la casa dei miei nonni non c’è più
demolita dai purificatori del vecchio centro,
gli stessi avidi che an paura della tramvia,
continuano i loro discorsi a far fiasco
e la mia adorata Firenze non trovo più.
E’ stata tolta anche ai miei figli,che tutta via
la amano come fosse propria terra natia,
via dell’Arcivescovado non c’è più (1892),
demolito l’arco De Pecori,dagli avidi
perchè era troppa meraviglia vedere il Duomo
all’improvviso attraverso L’Arco.
é proprio vero,il peggior nemico è l’avido uomo,
che odia la storia e anzi la cancella.
Voglio tornare a Firenze,che la amo sempre più.
Roberto da Castelfiorentino.

Scritto da : roberto da castelfiorentino | 15/04/2009

do

PS. Faccio notare che gli scalini dove questi “signori sono seduti

 portano al Mercato Centrale in San Lorenzo….

….e le scalette dove viene svuotata la “vescica”

 conducono al parcheggio sotterraneo!!!!!

 

“Una citta’ che non c’è piu’…Firenze!”ultima modifica: 2009-04-15T16:34:00+02:00da cri1950
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8 pensieri su ““Una citta’ che non c’è piu’…Firenze!”

  1. Ho appena visto l’inizio del video che hai postato , ma non ce l’ho fatta a proseguire tanto e’ razzista. “I selvaggi fatti venire da altre terre”…….. ma oh Cristina sei impazzita!!!
    Staresti bene con il sindaco di Lucca che vuole proibire le kebab in centro e vuole che i ristoranti cucinino piatti locali ahahahahaha….mi vien da ride….a Lucca solo farro e buccellato, a Firenze lampredotto, a Camaiore la scarpaccia e cosi’ via…..siamo proprio diventati matti.

  2. Cara Loredana,
    forse stai sbagliando razzismo
    con rispetto e civilta’ ,cosa che a lor “signori” manca!
    Dimmi, se il tuo bel giardino di Camaiore venisse usato come vespasiano a cielo aperto, saresti contenta?
    Credo proprio di no…….
    Quando passi da Firenze scendi nel parcheggio del video , ma senza scordarti di portare una maschera “antigas” e stivali di gomma viste le condizioni igeniche nelle quali e’ stato ridotto!!!
    Un abbraccio e comunque sempre amiche|

  3. Cara Cristina,
    amo le cose belle, la cultura, le tradizioni, la storia
    ed il tuo post quindi mi rattrista molto
    le immagini del video non hanno bisogno di commenti
    sono dispiaciuto per la situazione del centro storico di Firenze,
    ma sono ancora più dispiaciuto per la vita di quegli uomini

    ti abbraccio
    mimmo

  4. spiace leggere certe cose, spiace rendersi conto che il progresso la maggior parrte delle volte non è civiltà, spiace che non si sia in grado di rispettare le cose che appartengono a tutti ed al mondo nel nome di un liberismo che è solo permissivismo senza regole. Ho conosciuto quella Firenze nella quale tu sei nata, ci sono stato tante volte nel corso di tanti anni, e ricordo un mio cliente di allora, il sor Bartoli titolare di uno dei più noti magazzini tessili nel centro di Firenze, che porgendomi una bottiglia di chianti ricoperta di fango mi disse “La tenga come ricordo, l’ho strappata co’ le mie mani all’Arno”. Ciao cris, non c’è più posto per petere pan

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