Cadeva di mercoledi, la differenza e’, che si tratta di ben trentataquattro anni fa.
Infatti domani è il compleanno di mia figlia. E ogni anno ricordo quel giorno nei minimi particolari.
Uno dei tanti film che rivedo volentieri di questa mia vita. Con quello di mio figlio posso dire i migliori i due da “oscar”
Venticinque anni, sposata da un anno e la prima gravidanza. L’inesperienza certo non mi aiutava, sommandosi poi all’ansia dei miei che rendeva l’attesa spasmodica. La clinica era stata scelta si puo’ dire gia’ dai primi mesi, come il ginecologo e l’ostetrica. Tutto perfettamente sincronizzato. Come sincronizzate e cadenziali erano le visite dal medico. Avevamo con mia madre creato un solco nel suo studio. Ma si sa la prudenza non e’ mai troppa, la mia superava certo il limite. Non avevo voluto sapere il sesso, non mi interessava l’importante era che tutto fosse nella norma. Noi essendo tre sorelle ed io la maggiore e la prima ad aspettare un figlio rendeva sia i miei genitori che i miei nonni tuttti partecipi in prima persona all’evento. Mi ritrovai gia’ sistemati in bella mostra nella cameretta del nascituro tutto, ma proprio tutto quello che c’era sul “mercato”. La sola differenza fra loro e me era quella panciotta non cosi’ esagerata che da nove mesi cullava un piccolo esserino che non vedevo l’ora di conoscere.< Dottore, ma è sicuro che non ci sia un ritardo, non crede che mia figlia debba……>questo era il tiritera che da giorni mia madre andava dicendo al ginecologo, finche’ quel mercoledì mattina non decise di accontentarla facendomi fare un’analisi più approfondita. Il tragitto fu breve, la differenza di un piano e mi ritrovai nuovamente su di un lettino. Mia madre la ricordo ancora seduta su una rossa poltroncina in attesa di quell’evento sognato da mesi. Durante l’esame mi senti’ come se del ghiaccio si fosse sciolto sulle gambe. <Signora dobbiamo ricoverarla, le faccio subito preparare la stanza, le acque si sono rotte, ci siamo..> Ricordo che la paura prese il sopravvento e in un attimo mi ritrovai da mia mamma che alla notizia sbianco’ pure lei, lei che tanto desiderava questo momento. Ero arrivata in clinica per un controllo e lungi da me era il pensiero di dover partorire quel mattino. In poco più di un’ora la mia stanza era già un porto di mare, nessuno pero’ oltre mia madre era cosi’ coraggioso da starmi accanto durante il travaglio. Certamente per rendermi più tranquilla qualche “blando”calmante mi fu somministrato dato che vedevo mia mamma sbilenca e doppia accanto al mio letto. Cribbio ne avevo due come se una non fosse gia’ abbastanza. Ero entrata in travaglio intorno alle dodici e alle 16 eravamo ancora tutti in tilt, chi entrava, chi usciva, mio marito che passava più tempo in giardino fumando invece di calmare gli agitati nonni. La sottoscritta che “drogata” dal dolore e dai calmanti viveva in una dimensione surreale.< Via, via tutti fuori ci siamo la portiamo in sala parto. Questione di poco e quando torniamo vi porto anche il bambino> La mia donna certamente aveva una gran voglia di arrivare in questo mondo, sono stati cinque minuti, cinque minuti terribili ma che mi hanno reso mamma. Mamma di una splendida bambola,una gioia sia per gli occhi che per il cuore. Un esserino che dal primo giorno ci ha portato solo gioia e che con gli anni ci riempie la vita di soddisfazioni ma al di sopra di tutto ci riempie di amore…Auguri Simona!
La tua Mamy
l’ho letto tutto d’un fiato e ti dico che è bello
si è bello cio che c’è dentro
Dev’esere un’emozione difficile da descrivere agli altri!
Mi unisco agli auguri 🙂
Antonella
Mi unisco anche io a festeggiare Simona…AUGURI!!
E alla mamma un dolce bacio sulla guancia…
Ciao e buonanotte
Mary
Cristina,
che bello leggere questo post
mi ha sorpreso la minuziosa descrizione
istante dopo istante
ma come fai a ricordare tutto ?
beh..che domanda !
certo che ricordi tutto,
forse quello è staro il giorno più importante della tua vita!
comunque faccio tanti auguri
alla tua Simona
e naturalmente anche a te!!
Buonanotte….
Mi aggiungo anchio al coro d’auguri. Complimenti per l’esposizione della giornata del parto, realistico…a momenti mi sembrava di essere li.
Notte, giorgio.
Che mamma speciale…la MIA!!!! Grazie, grazie, grazie…è stato bellissimo leggere questo post e grazie a tutti per gli auguri! 🙂
mi unisco anch’io agli auguri……
carissimi AUGURIIIII…..
ciao
l’emozione di una mamma è sempre bellissima! Una volta lessi un post di una vecchia amica che recitava “Quando nasce un figlio nascono anche una mamma e un papà…”
E’ proprio vero, non trovi?
E’ bello. E lo dimostra il fatto che il nostro amico “cavallino”, per la prima volta (o quasi) ha commentato seriamente! 🙂
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Pony, sto scherzando, eh? :-))