“La piccola tribù”parte seconda

 Con sollievo gli occupanti dell’auto scesero davanti a quel grazioso hotel che Simo aveva contattato tramite internet. < Io non dormo con lui hai capito mamma voglio stare con voi tre.> “Leo ti prego non iniziare dai il tempo materiale per poter entrare, mettere le valige in camera, poi pensiamo con chi dormi va bene?” <Se non mi portate con voi torno a casa  o dormo in macchina.> Il primo problema era già arrivato.Le tre donne avevano già deciso di dormire insieme e con i bagagli si erano impossessate della camera con il letto matrimoniale e il singolo.L’altra era stata lasciata ai due”uomini”. Leo si era intestardito e come al solito suo padre lo prese per “un orecchio” portandolo verso l’altra camera in fondo al lungo corridoio. Avevano a disposizione l’intero pomeriggio quindi dopo una breve rinfrescata si ritrovarono nella hall.< Andiamo a San Pietro?> ” No prima tutto il centro” No prendiamo la metro e ci dirigiamo verso Fontana di Trevi. La tribù era già sul piede di guerra.Cinque itinerari…………Cri pensò che dato il nervosismo del nipote si doveva accontentarlo e recarsi verso il Vaticano.L’accordo fu siglato e finalmente trovata la meta. Adesso il problema era un altro.La metro. Mony soffriva da anni di una strana claustrofobia, strana perchè per lei ad esempio gli ascensori e le gallerie autostradali non erano mai state un ostacolo. Sua sorella sapendo come prenderla riuscì a convincerla. Ma più che le scale mobili scendevano e più che Mony si irrigidiva. Ale era sempre di più infastidito. Quando tutti furono entrati nel vagone si attaccarono un con l’altro. Tutti in cerchio per proteggersi dai vari ladruncoli che principalmente derubano gli stranieri.Fù questa la raccomandazione del vigilante interpellato per informarsi della linea che conduceva a  Piazza San Pietro. Vedendosi un pò fantozziani iniziarono a ridere,le lacrime appannavono gli occhi delle sorelle che non riuscivano a smettere. < Scendiamo, scendiamo, siamo arrivati. Mi sembrate grulle e mi meraviglio di te zia> Così Leo apostrofò mamma e zia che oramai si erano avvinghiate a quel palo al centro del vagone .Risalirono velocemente e uscendo videro un cielo talmente azzurro che rendeva ancora più bella la città. Arrivati alla meta la famigliola davanti a tanta bellezza riprese la sua normalità. Girarono ogni angolo sempre di più affascinati da quelle opere d’arte che Simo descriveva con minuziosità dato che aveva un passato di studi artistici…………..

 Fine seconda parte……….

 

Photo Hotel Galles

“La piccola tribù”parte secondaultima modifica: 2008-02-27T17:20:00+01:00da cri1950
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