o-Jo, il “ricciolo” tutto grinta e goal

o-Jo, il “ricciolo” tutto grinta e goal

E’ lui il nuovo simbolo viola, l’uomo che unisce tutti. E con il quale tornare a vincere

 

di Simona Bellocci

 

Quei riccioli che svolazzano nervosi in campo, quell’aria anni settanta alla Deep Purple, quella grinta da leone che lo rende capitano anche se quella fascia al braccio non ce l’ha. E’ tutta roba sua, di Stevan Jovetic il superbo, il signore. Arrivato giovane a Firenze, un talento riconosciuto da tutti e che adesso, dopo un infortunio che l’ha tenuto fermo una stagione, è tornato da Re. E non solo per quella doppietta che ha regalato ai suoi tifosi contro il Parma, ma per l’atteggiamento che mostra in campo. Energico, caparbio, vincente. Sì, Jo-Jo ha addosso l’adrenalina del vincente, di quello dall’aria sì timida ma che al sogno ci crede eccome e che lotta su ogni pallone per realizzarlo, indomito e tenace. 

La Fiorentina oggi può puntare sui suoi riccioli michelangioleschi per tornare ad essere grande. Lui che è uomo simbolo ma non solo perché è stata la società a sceglierlo. Stevan Jovetic era predestinato a diventare l’uomo di Firenze. Capace di essere umile ma sicuro delle proprie potenzialità, determinato su cosa vuole nel suo futuro – “Pallone d’oro ed Europei” – ha detto chiaro in un’intervista a Sky sui “Signori del calcio”. Uomo spogliatoio che sa condividere le gioie della squadra anche con chi in campo non scende da titolare. Capace di emozionare gli spalti e la panchina, quando dopo il goal al Franchi contro il Parma è volato ad abbracciare a bordo campo i suoi amici-colleghi Lijac e Nastasic (che lo considera il leader della squadra ) ed avere poi, per loro, in sala stampa parole di elogio. 

Tutto questo – ma la lista dei lati positivi del campione montenegrino potrebbe aumentare a dismisura – rende Jovetic simbolo di squadra e città.

La Fiorentina dal canto suo è pronta a proporre al ventiduenne montenegrino la stessa offerta che “fu” di Montolivo, lo stesso progetto insomma . Cinque anni di contratto, due milioni a stagione più bonus da quantificare per gestire la propria immagine. Si tratterebbe dell’ingaggio più alto della squadra. E Jovetic, se lo merita tutto. Spesso si è detto, non a torto, che l’ultimo vero uomo simbolo della Fiorentina se si escludono gli allenatori, sia stato Gabriel Omar Batistuta. Anche lui arrivato giovane sulle sponde dell’Arno, appena ventidue anni. Lui, il Re Leone. Negli anni a venire nessuno come Batistuta. Nessuno che fosse riuscito a scaldare nel lungo periodo i cuori dei tifosi. Né il fenomeno Mutu, né Luca Toni e neppure quel Giampaolo Pazzini che ha trovato altrove la sua fortuna di calciatore. 

 

Ma adesso c’è Jo – Jo. E la curva può tornare a cantare e persino ad innamorarsi. Perché adesso è tutta un’altra storia. Il buongiorno – dice un vecchio detto – si vede dal mattino. E il buongiorno di Firenze è tutto grinta e riccioli: quelli di ineguagliabili e vincenti di Stevan Jovetic.

o-Jo, il “ricciolo” tutto grinta e goalultima modifica: 2011-09-27T21:43:40+02:00da cri1950
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