Foto tratta da http://www.fotoeweb.it
Ho ancora negli occhi l’azzurro dell’isola verde,
gli splendori della costiera amalfitana,
il giallo dei suoi limoni,l’intenso fucsia della bouganville,
ma nel cuore ho un solo amore, quello per la mia terra.
La mia Toscana, che ad ogni mio rientro, trovo sempre piu’ bella.
Non bastano anni e anni per conoscerla a fondo,anche per noi toscani.
I piccoli borghi arroccati, le citta’ d’arte, le maestose ville, i principeschi palazzi.
Il Tirreno, le Apuane, ogni angolo raccoglie piccole o grandi bellezze,
tracciati famosi in tutto il mondo, altri sconosciuti ai piu’, ma non meno belli!
Abbiamo giardini, parchi, foreste , castelli splendidi,
che il piu’ delle volte non sono mai visitati dagli stranieri.
E che oggi vi voglio mostrare in questo breve viaggio virtuale.
ARBORETO DI VALLOMBROSA
Vallombrosa
Reggello
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L’arboreto di Vallombrosa,
che costituisce la più importante collezione italiana di piante
nata a scopi scientifici e sperimentali,
ha attualmente una collezione di circa 5.000 esemplari
suddivisi in oltre 700 specie arboree e arbustive
Notizia tratta da http://it.wikipedia.org/wiki/Arboreto_di_Vallombrosa
Foto tratta da http://italia-portal.vps.it/
Foto tratta da
http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/immagine/
Orario di apertura: tutti i giorni su appuntamento
Ingresso: gratuito
Tel. 055862008
Castello del Trebbio
Foto tratta da http://www.gatto.uon.it/
Foto tratta da http://www1.nital.it/
San Pier a Sieve
0558459793
Villa castello costruita sui ruderi di una precedente torre feudale
da Michelozzo Michelozzi
su commissione di Cosimo de’ Medici.
Imponente costruzione, si erge a 500 metri s.l.m.
su un colle dal quale si domina tutto il Mugello e dove in passato si incrociavano
importanti vie di comunicazione
Notizia tratta da
www. turismo.mugello.toscana.it
Foto tratta da http://toscana.indettaglio.it/ita/comuni/fi/
Luogo amato da Lorenzo il Magnifico soprattutto per i giorni di caccia,
fu abitato a lungo dal celebre capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere,
dalla moglie Maria Salviati e dal figlio Cosimo I , futuro Granduca di Toscana.
Nel 1476 ospitò Amerigo Vespucci giovanissimo in fuga da Firenze
dove infuriava la peste.
Il Trebbio fu proprietà medicea fino a quando Ferdinando II
non lo vendette per 113.500 scudi nel 1644 a Giuliano Serragli.
Notizia tratta da www.turismo.mugello.toscana
CASTELLO DI VILLANOVA
Barberino di Mugello
visite solo su appuntamento
per informazioni: Daniela Milleri
333 6433493- fax 0558420432 –
Il castello di Villanova fu un possesso dei nobili Ubaldini chiamati da Villanova,
intorno al 1250, ed in seguito della famiglia de’ Bettini, ramo degli Ubaldini.
E’ raffigurato, nelle Piante di Popoli e Strade dei Capitani di Parte Guelfa,
rilevazione condotta fra il 1582 e il 1586,
come una piccola cerchia di mura
con porta sovrastata da una torre e un edificio.
Notizia tratta da http://www.cultura.toscana.it/
Foto tratte da http://www.emmeti.it/Welcome/Toscana/Mugello/Barberino/
Su parte dei ruderi fu probabilmente edificato l’attuale ottocentesco castello,
ricostruito con architettura medioevale di Carlo Gerini e adibito a scuola e convento.
Notizia tratta da
http://www.cultura.toscana.it/architetture/giardini/firenze/
CASTELLO OLIVETO
Castefiorentino
0571629722
Visite gratuite su appuntamento, dal lunedì al venerdì
Il Castello di Oliveto, oggi in realtà più una villa fortificata,
fu costruito nel 1424 sulla cima di un colle a dominio della valletta interna
del torrente Pescaiola
affluente di destra del fiume Elsa, da Puccio Pucci,
della nobile famiglia fiorentina dei Pucci,
a guardia dei propri vasti possedimenti della zona,
nonché come rifugio per i tempi di instabilità politica e residenza di campagna.
Notizia tratta da www.castellitoscani.com/
Foto tratta da
http://farm4.static.flickr.com/
CASTELLO DI VINCIGLIATA
Vincigliata Fiesole
Tel.055599556 /055599166
visitabile solo su appuntamento
Foto tratta da http://www.vps.it/
Documenti storici attestano l`esistenza del castello di Vincigliata fin dal 1031,
quando la tenuta apparteneva alle famiglie Vinsdomini e Alessandri.
Nei secoli seguenti il castello è stato oggetto di numerosi cambi di proprietà,
finché nel 1840 fu acquistato dal giovane lord inglese John Temple Leader
Notizia tratta da http://www.holidayhomestuscany.com/
Foto e notizia tratta da
http://www.cultura.toscana.it/
Tutto intorno la vegetazione si sporge verso la superficie del laghetto,
nel quale piante acquatiche come, ninfee, iris, papiri, gigli acquatici e canne,
danno colore alla piscina.
Castello di Vinciliata
Foto tratta da http://rete.comuni-italiani.it/
CASTELLO IL PALAGIO
Mercatale ( San Casciano Val di Pesa
055821857
Visita guidata su appuntamento per gruppi di almeno 15 persone
Foto tratta da
http://www.mondimedievali.net/
La prima menzione del Castello Il Palagio risale al 1252,
ma si suppone che esso sia molto più antico.
Diversi eventi hanno segnato la storia di questo importante maniero
che per la sua mole e la sua imprendibilità,
resistette e sopravvisse alle numerose incursioni susseguitesi per vari secoli;
infatti la poderosa base a scarpa e le possenti mura di questo quadrato con torre centrale,
che serviva da avvistamento e da difesa, e la valentia dei difensori,
impedirono lo strazio e le distruzioni che subirono altri edifici
Notizia tratta da http://www.castelloilpalagio.it/storia/storia_i.html
Foto tratta da http://www.tuscany-charming.it
Dopo l’ampliamento tutta un’ala viene rialzata e sparisce così,
su questa parte,l’antica copertura sostituita con struttura piana
anche sulla torre che viene rialzata.
Non si ha traccia di merlatura, infatti quella esistente è parte dell’intervento
compiuto alla fine dell’ottocento.
Con la rinascita granducale e la fine delle continue emergenze militari,
sanche Il Palagio, per mano dei Baroni Miniati,
si trasforma in villa e si arricchisce di opere d’arte,
mentre nuovo impulso viene dato all’agricoltura
ove la vite e l’ulivo fanno la parte del leone.
Notizia tratta da http://www.castelloilpalagio.it/storia/storia_i.html
GIARDINO DEI SEMPLICI
Firenze
055 2757402 – Fax.055 2757438
Foto tratta da https://l6mnmq.bay.livefilestore.com/
Fin dal medioevo i “semplici”, varietà vegetali con virtù medicamentose,
si coltivavano in vari orti cittadini.
Nel XVI secolo intensificandosi l’interesse per lo studio scientifico,
il duca Cosimo I dei Medici volle un Orto accademico, aperto cioè anche agli studenti.
A questo scopo acquistò nel 1545 un terreno situato
fra il convento del Maglio e le stalle medicee.
Notizia tratta da http://www.cultura.toscana.it/
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La sistemazione del giardino fu affidata a Niccolò Pericoli detto il Tribolo,
il quale realizzò un tipico giardino cinquecentesco secondo un chiaro disegno geometrico.
La scelta delle piante e la loro sistemazione
venne affidata poi al botanico Luca Ghini, fondatore dell’Orto botanico di Pisa
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GIARDINO DELL’IRIS
Firenze Piazzale Michelangelo
055483112
Foto tratta da http://www.omero.it
Giardino dell’Iris al piazzale Michelangelo nasce nel 1954
con lo scopo di dare ospitalità ad un Concorso Internazionale annuale per le migliori varietà di Iris,
il ‘Premio Firenze’, su iniziativa delle Signore Flaminia Specht e Nita Stross Radicati,
membri della Società Italiana Amici dei Fiori ed appassionate ibridatrici.
Il loro particolare interessamento rese possibile allestire la manifestazione nella città di Firenze,
ritenuta la sua sede naturale per il legame che essa ha sempre avuto nella storia con questo fiore,
tanto che nel suo gonfalone, come emblema, è un’Iris rossa in campo bianco
(e non un giglio come erroneamente si crede).
Notizia tratta da http://www.irisfirenze.it/giardino
L’allora assessore alle Belle Arti e Giardini, Piero Bargellini,
intuita subito l’importanza dell’iniziativa,
si adoperò fattivamente a che il Comune la sostenesse e riuscì a far assegnare ai promotori
il terreno posto sul lato est del Piazzale Michelangelo,
il cosiddetto ‘Podere dei Bastioni’, dando quindi loro la possibilità concreta di bandire,
nel 1954, il primo Concorso Internazionale dell’Iris
Notizia tratta da http://www.irisfirenze.it/giardino
FONTE DELLA FATA MORGANA
Bagno a Ripoli (FI)
Info per visite e prenotazioni: Ufficio Cultura ,
+39 0556390356/357
C’è un posto magico sulle colline sopra Grassina.
Un luogo abitato da fate e ninfe, dove si dice scorra l’acqua che non fa invecchiare.
Fu il ricchissimo Fernardo Vecchietti a volere, nel parco della sua villa estiva,
questa originale fontana. L’autore è Giambologna.
ora è di proprietà del Comune di Bagno a Ripoli,
che l’ha restaurata con cura nel 2003
Notizia tratta da blog.firenze-online.com/
Foto tratta da http://www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it/
L’aspetto misterioso e magico del luogo, nonché la fama di Morgana,
dedicataria della fonte e soprattutto seducente maga guaritrice del ciclo di re Artù,
ha favorito nei secoli la nascita di antiche leggende attorno al cinquecentesco Ninfeo:
si racconta di feste e baccanali nelle notti estive,
ma soprattutto di improvvise apparizioni di bellissime e giovani donne,
ninfe e fate, che misteriosamente come erano apparse, scomparivano.
Foto tratta da http://www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it/
La visita va concepita all’interno di un percorso turistico-didattico
che comprende gli altri edifici presenti nell’area –Oratorio di S. Caterina,
Antico Spedale del Bigallo- con i quali costituisce un circuito di grande interesse
per la comprensione del territorio nei suoi diversi aspetti.
Notizia tratta da www.provincia.fi.it/
Anche oggi, inoltre, c’è chi attribuisce virtù ringiovanenti all’acqua della Fonte .
Notizia tratta da da http://www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it/
ciao cris, molto bello come sempre, sembra di esasaere sui luoghi, brava