Arriva puntuale, è il tram N° 18. Dio quante fermate. Salgo. Il percorso è straordinario. Si costeggia il lungomare. Volta a destra si va verso i monti. Serenità nel volgere lo sguardo verso mete conosciute. Lo stridio dei freni. Un sussulto. La fermata N° 6. Dovevano abolirla. Ma nessuno l’ha fatto.Riprende la corsa il 18, che giro pesca che fa. Ecco, siamo arrivati in città. La percorriamo tutta. Da cima a fondo. Gente che sale, gente che scende per non salire mai più.Finalmente sono arrivata. E’ la cinquantanovesima. Mi guardo attorno e mi chiedo se non è meglio che si rifaccia il giro!
“Tram n° 18 “ultima modifica: 2009-07-13T12:58:00+02:00da
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avverto un pò di malinconia…un bacio piccola e molto bello il post.davvero
Ciao… grazie del passaggio e per la considerazione… Di boccate d’ossigeno in questo periodo c’è ne vogliono tante al costo anche di esagerare… tanto sovversivo, comunista, terrorista, br, vandalo, criminale… ormai ci sono abituato 🙂
weeeeeeeeeeeeeeee ciao 1950 tutto bene? che fai di bello?
La vita é troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.
Non e’ un po’ presto per il tram n. 18? Credevo che partisse il prossimo mese. 🙂
Bella questa similitudine tra il viaggio in tram e la vita.
Anche a me piacerebbe ripetere qualcosa del passato.
Cmq…………. il passato in fondo è bello…
Correggo:
il presente in fondo è bello