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Foto tratta
Articolo tratto da quotidiano “La Nazione” di Angelo Giorgetti |
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Desolati e quella fuga su viale dei Mille: “Corsi come Mennea…” | |
22/04/2009 VENTISEI gennaio 1975, Fiorentina battuta in casa dalla Samp
(reti di Prunecchi e Maraschi).
Sulla squadra volteggiano voci di dolce vita che l’allenatore Rocco
già sotto choc per i famosi pantaloni rossi di Speggiorin e,
le potenti auto esibite dai calciatori
non ridimensiona con le sue occhiate cupe.
I giovani del gruppo sono nel mirino e la sconfitta in casa
è la scusa per una lezione spicciola di galateo.
Il 26 gennaio 1975 è il giorno della contestazione delle contestazioni, quella che nella memoria è archiviata come la vittoria suprema del tifoso:
la rabbia del popolo e i giocatori che scappano a piedi,
soddisfazione massima senza feriti,
la rivincita sui divi che ritornano umani scappando sulle gambe,
che all’occorrenza sanno muovere con frequenze notevoli.
La pista era quella del viale dei Mille, la distanza i 500 metri piani. Dopo 34 anni il protagonista dello sprint sorride al ricordo.
Claudio Desolati aveva vent’anni e contro la Samp
aveva giocato solo un quarto d’ora entrando nel finale al posto di Guerini:
«Io c’entravo poco,
ma mi trovai in mezzo a quella bolgia e corsi come Mennea».
Ricostruiamo l’episodio, se le va. «Come no. Restammo chiusi un’ora e mezzo negli spogliatoi, poi un dirigente accompagnò me e Speggiorin nella sede viola,
che era nel viale dei Mille.
Quando uscii capii subito che non era il caso di parlare
con chi ci stava aspettando».
E allora? «C’era Carlo, il cuoco della nostra mensa. Gli dissi: coprimi, che io parto.
Lui non capì, mi chiese che fai, ma ero già scappato.
Più di cinquecento metri a tutto fuoco,
anche se avevo uno strappo muscolare alla coscia destra.
Ogni tanto mi voltavo e gli inseguitori perdevano terreno».
E poi? «Avevo la macchina in un garage, la presi e fuggii a casa. Quando arrivai avevo la febbre a 39 per la paura.
Il giorno dopo però era finito tutto, arrivai allo stadio e nessuno mi offese».
I tifosi avevano ragione a contestarvi? «In quel periodo andavamo in ritiro da una settimana all’altra, anche volendo non avremmo avuto la possibilità di fare niente di particolare…
Ma quando la squadra perde, la gente ha sempre ragione».
Anche oggi? «Anche oggi. Non vorrei che a Firenze qualcuno si fosse adagiato, soprattutto fra i più giovani.
I tifosi hanno ragione:
in campo bisogna correre».
Gli anni passano, ma i film sono sempre gli stessi,
come i protagonisti che non cambiano mai.
Due i ruoli,
i tifosi e i loro idoli d’oro!
Onori, glorie, baci e abbracci….poi il vento cambia…
Tutto cambia, gli idoli finiscono nel girone di Dante, quello piu’ caldo..
….vanno all’inferno!
Ma basta poco perche’ il vento cambi direzione…
Tutti nuovamente fuori da quel “girone dantesco”e si va in paradiso…
alla faccia di chi “e s’e’ belle stancato di tanti voltagabbana!!!!”
Firenze ellè piccina…..tutti sanno di tutti..e tutti sanno dove trovare
i mostri sacri del pallone…stessi ristoranti, stesse discoteche,
basta guardare nei parcheggi e riconosci subito i loro bolidi!
Quindi non c’è bisogno di striscioni quando oramai i buoi sono usciti dalle stalle.
A buon intenditor poche parole!
Bona Ugo!!!
Cristina
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“La rabbia dei tifosi viola e’ sempre accesa”ultima modifica: 2009-04-22T23:55:00+02:00da
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ciao cris, 🙂
anche noi siamo sul “piede di guerra” … e non potrebbe essere altrimenti, considerato il rendimento della squadra …
buona giornata, mia bellissima ed adorata Principessa …
milioni di baci …
finalmente un pò di viola in rete!! ciao
beh in effetto questo inverno ho dovuto rifare gli occhiali da vista uahuahauahauhauahauahaahh
eh ricordo il tempo quando anche noi appendavamo i striscioni fuori la pinetina… Non ne ho nostalgia :)))) Quant’è bello tirarsela 😛 (si fa x scherzare ovviamente)
cmq il calcio è così tutto cambia, si vive domenica x domenica e bisogna sempre ricordarlo ai giocatori che il calcio è della gente e loro devono correre x la gente, perchè il tifoso non è mai ingrato verso di loro sn loro ingrati non sudando la maglietta.
Era un po che non passavo dal tuo blog… Un saluto a presto
ciao,ho già organizzato una biciclettata per sabato,giorno in cui è previsto sole,per domenica pioggia,e ti dirò,mi sta che sta per piovere anche ora uff!!!!!!
scappo a fare la spesa ciao e buon fine settimana
tra la graffite di una matita
e il profumato stupore dei prati in fiore
si sprigiona come d’incanto
nei versi di un cammino condiviso
la gratitudine di una presenza,
quella di ciascuno di voi,
sempre benvenuta . . .
Ti ringrazio, mieleinfuso.
Ciao Cristina e dolce serata, ti invito domani sul mio blog la traccia per una nuova
video-meditazione e l’inaugurazione del mio nuovo blog.
Ti aspetto don luciano
tantissimi baci, mia bellissima ed adorata Principessa …
weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee porto un bacione a firene anzo a una fiorentina va bene?