In ricordo di Rache…

Come di consueto era la prima ad arrivare in banca, da poco tempo era lei la  nuova direttrice di quella filiale.

Sempre elegante, alla moda, portava indosso molti gioielli che con gusto sapeva indossare.

Quella promozione era arrivata dopo anni di ottimo lavoro, ma  anche grazie alla conoscenza di un personaggio influente sia dell’istituto che della politica.

Sentimentalmente agli occhi della gente era single, ma da anni portava avanti un rapporto con  un noto uomo politico.

Tutto segretamente celato, data la visibilità di lui che viveva con moglie e due figlie adulte.

Eravamo amiche da tempo e da tempo ascoltavo le sue insofferenze.

L’anno prima era rimasta in stato interessante, ma dovette rinunciare alla maternità, dopo un lungo alterco avuto con lui, che la obbligava a disfarsi di quel figlio che  non voleva.

I mesi trascorsero fra alti e bassi, fino al giorno che X arrivò nella filiale di Rache con un sorriso capace di illuminare quel volto  sempre così “opaco “.

< Ho una notizia strabiliante………diventerò nonno, nonno…..pensa Rache che gioia.>

Lei rimase impassibile, non una parola uscì dalla sua bocca se non un semplice ” Vattene…….Sparisci dalla mia vista, dalla mia vita”

 Rache prese dei giorni di ferie e chiusa in casa cercò di pensare, pensare alla vendetta,

si lei voleva vendicarsi di quell’aborto subito di quella maternità che lui le aveva negato.

Al telefono una  frase di Rache mi sconvolse ” Non avrò pace fino a che da quella casa non vedrò uscire una bara bianca” Queste furono le parole deliranti che come una cantilena sentivo nei suoi deliri.

Deliri che ancora l’accompagnano nella casa dove da diversi anni è ricoverata. Quella colta elegante signora adesso è una paziente in una casa di cura, il suo mondo oggo è tutto lì…

Non sono per fortuna, uscite bare  “bianche”da  quel portone, ma certamente due persone sono state “uccise” 

 

 

 

In ricordo di Rache…ultima modifica: 2022-08-02T16:05:03+02:00da cri1950
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