“Pieraccioni A Radio Fiesole Racconta…..!”

 

Leonardo-Pieraccioni

 

Finalmente la felicità? Un film pop Parola di Pieraccioni L’INTERVISTA

Come nasce l’ultima pellicola del regista toscano, le curiosità e una “chicca” su un prossimo progetto musicale

Il regista toscano, ospite della trasmissione radiofonica Idee e Viaggi di Radio Fiesole realizzata in collaborazione con intoscana.it, ha parlato del suo ultimo film “Finalmente la felicità”.  Un’intervista di Simona Bellocci e Costanza Baldini che spazia dal  soggetto della pellicola, nato  guardando la tv insieme all’amico Domenico Costanzo, fino alla passione di Pieraccioni per la musica e ad un brano scritto con Beppe Dati legato ad un progetto di solidarietà.

Finalmente la felicità, la tua ultima pellicola, ruota intorno ad una melodia scritta tra l’altro dal maestro pistoiese Gianluca Sibaldi. Quanto conta la musica nei tuoi film?

“La musica in quasi tutti i film conta parecchio, in questo in particolare.  E’ proprio un film sulla musica con protagonista un professore di fagotto e controfagotto,  ambientato a Lucca perché è una città “musicale”, dove si trova il meraviglioso Conservatorio Cherubini. Qui è stato “rubato” il tema della felicità a questo “povero” insegnante  da uno spregiudicato collega. Però si sostiene che la musica sia come un boomerang e che torni sempre  da chi l’ha scritta. E’ un po’ quello che diceva la mia nonna Giulietta <<se uno fa del bene prima o poi torna indietro>> oppure, al contrario,  <<se semini vento raccogli tempesta>>. 
Poi, nel frattempo, per Benedetto (il protagonista del film) c’è anche ’arrivo inaspettato  in questa trasmissione (C’è posta per te di Maria De Filippi n.d.r) di una “sorella” mai conosciuta prima ed adottata a distanza dalla mamma che, tra l’altro, è stata tragicamente uccisa nel film da Barbara Bouchet. Ora, per sapere come Barbara Bouchet abbia “ammazzato”  la mamma del protagonista, bisogna andare assolutamente a vedere “Finalmente la felicità”, perché non è proprio uno di quei delitti da Sherlock Holmes”. 

La musica è una delle tue grandi passioni, come testimoniano alcuni camei che si trovano su YouTube, da “Firenze” fino a “ Sottovoce”, tra l’altro brani cliccatissimi sulla rete. Hai mai pensato seriamente di cimentarti con la musica? 

“C’è tempo, chi lo sa. E’ una promessa e una minaccia. Sono a metà per quanto riguarda il cinema, mi piacerebbe fare almeno altri dieci film, come vorrei fare anche altri quattro o cinque spettacoli, anche se questi in realtà sono un po’ più rari, l’ultimo è andato in scena nel 2001.  Magari in uno spettacolo in teatro è ovvio che tu possa suonare la chitarra e divertirti a proporre le tue canzoni.  Però io e il grande Beppe Dati abbiamo scritto una canzone meravigliosa, talmente meravigliosa che bisognerebbe farla conoscere al più presto, questo vuol dire a marzo o aprile. Una canzone che è  anche un’operazione per far conoscere in maniera più convincente l’associazione “Cure 2 Children” che seguo ormai da otto anni ( nata per la cura di bambini che vivono in paesi in via di sviluppo n.d.r.) . Così potrei unire l’utile al dilettevole. Da una parte la mia voglia di cantare e dall’altra la loro di farsi ancora più conoscere”.

Finalmente la felicità nasce sul divano di casa di un tuo amico, Domenico Costanzo.  Stavate guardando il programma di Maria De Filippi, “C’è Posta per te”. E poi cosa è successo?

Domenico aveva scoperto che sua mamma Rosa aveva adottato a distanza da 16 anni una bambina brasiliana. L’ha capito perché arrivavano a casa delle foto di questa ragazzina, così la mamma ha dovuto raccontare a Domenico la verità.  Lui tutt’ora, vive con due sogni: il primo è che torni la sorella adottiva a cercarlo, magari in una trasmissione tipo quella di Maria De Filippi, con la speranza che sia diventata una bellissima ragazza e si innamori di lui, il secondo invece è un pochino più venale. Domenico spera che la ragazza gli restituisca tutti i soldi che in questi 16 anni sua mamma le ha donato. Questa cosa però non l’abbiamo messa nel film. L’idea generale però a me e Giovanni Veronesi  è sembrata divertente e su questa  abbiamo costruito un film on the road, una struttura che avevamo già utilizzato ne “Il principe ed il pirata”.  Siamo partiti in treno verso Roma, da lì ci siamo spostati sul pulmann di Rocco Papaleo a Lucca, poi ci siamo ritrovati in un bosco ed ancora il viaggio in Sardegna, successivamente il ritorno nuovamente a Lucca: insomma  ci piaceva movimentare il film. Ogni tanto ci vuole. Finalmente la felicità è un film pop.

Simona Bellocci

“Pieraccioni A Radio Fiesole Racconta…..!”ultima modifica: 2011-12-22T21:02:22+01:00da cri1950
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