Cari amici e non è finita qui! Domani l’altro mio cucciolo compie gli anni. Dopo cinque anni e due giorni ho ripetuto quella straordinaria impresa! Sinceramente non tutti i nove mesi sono stati idilliaci. A differenza dell’altra gravidanza non un chilo di peso in più, ( che fortuna qualcuno potra’ pensare) niente affatto…. come avrei potuto dato tutte le turbolenze che quell’esserino produceva nel mio stomaco.Si era anche posizionato talmente a suo agio che per oltre tre mesi il mio letto non fu che una comoda, certamente comoda… ma pur sempre poltrona! Come cinque anni prima, non volevo assolutamente sapere il sesso. Macche’ anche li’ il pisellino era talmente evidenziato da non lasciar scampo a dubbi.Nella mia mente ,dopo tanti disagi iniziarono i dubbi sul luogo dove avrei fatto nascere quel piccolo Pierino la peste. Mi chiesi se il partorire in una struttura privata fosse stata la scelta piu’ idonea . Dopo vari ripensamenti rinunciai alle comodita’ per la piu’ totale sicurezza .Vi parlo di ventinove anni fa quando ancora le cliniche private non erano attrezzate per necessità impellenti sia per il nascituro che la puerpera. Scelsi la Maternita’ Di Careggi e oggi devo ringraziare sia il mio intuito che la professionalita’ del personale medico e infermieristico. La piccola peste nacque con una velocita’ supersonica, la voglia di uscire e conoscere il mondo mi grazio’da sofferenze e dolori. Alle 17 in punto del 26/09/1980 conobbi Jacopo. Dio come luccicava la sua testolina…e io che avevo sperato in una lunga chioma. Una pallina da biliardo ma con due occhi grandi e labbra pronunciate. Ero felicissima come del resto tutta la tribu’ al seguito che a differenza dell’altra gravidanza era rimasta in una fredda sala d’attesa. Le prime ore della notte passarono tranquille, ma quando il carrello dei neonati arrivo’ nella mia stanza Jacopo non c’era. Chiesi all’infermiera di turno il motivo e mi fu detto che nelle ore subito dopo la nascita aveva presentato un’ insufficienza respiratoria. Chiesi immediatamente di avvvisare mio marito e, all’istante seppi che era stato subito avvvisato e che si trovava da ore nella nursery dal piccolo. Per fortuna le condizioni del mio piccolo si stabilizzarono in poche ore. Nel pomeriggio durante l’ora delle visite ricordo ancora il volto di mia zia Tina che avvicinandosi al letto mi dice< Cristina credo di aver intravisto nel carello dei piccoli il” nostro “….. Preparati ,che forse non è come lo hai descritto a noi. >Le ultime parole famose…….e avvolto in una deliziosa tutina azzurra della Chicco mi porsero questo cucciolotto! Ricordo bene la testina pelata completamente violacea, i piccoli puntini rossi dovuti alle punture delle flebo, gli occhi chiusi e l’aspetto stanco. Mio padre con una battuta sul tifo sportivo cerco’di riportare un atmosfera gioiosa adatta al momento. < Jacopo gia’ mi tradisce,tifa per la fiorentina ……..( battuta fatta per il colore violaceo dell’ematoma dovuto all’inserimento della flebo e per il Milan la squadra per la quale lui stravedeva) Quell’esserino si era gia’ rivelato pestifero durante i mesi di permanenza nel mio ventre e certo non poteva tradire la sua indole nella nascita. Oggi a ventotto anni da quel giorno Jacopo certamente non ha tradito le mie aspettative e neppure il suo colore “primario……”La sua Viola nel cuore……..sin dalla nascita! Io sicuramente sarei stata più contenta a non ricordare e soprattutto a non vivere quei momenti di paura. Ma l’importante è sempre il risultato che è stato per noi positivo.
Cristina
Auguri Jacopo……
Mamy