Ci sono le lucciole ad illuminare quella distesa di grano. Il silenzio della notte ti avvolge. L’aria è fresca ,pulita. La città lontana con i suoi schiamazzi beceri. Il continuo stridio dei pneumatici sul selciato. I clacson incivili di beoti che ubriachi fanno gincane fra le piccole strade del centro. I cassonetti dell’immondizia gocciolanti di urina. I sagrati delle chiese usate come panchine per deretani irrispettosi. Fioriere come depositi per bottiglie bicchieri, lattine. Si intravedono losche figure che complottano nell’oscurità di quei giardini che fino a ieri appartenevano a mamme nonne e bambini felici di giocare nelle caldi notte d’estate. Dall’alto io la guardo questa città. Cerco di immaginarla com’era soltanto chiudendo gli occhi .Ricordando un passato che più ritornerà