Ogni tre anni dall’ormai lontano 16 aprile del 1710 si celebra la Triennale del Gesù Morto. Da tre secoli i camaioresi e le autorità si impegnano a tenere in vita questa tradizione.
Anche io ne ho ricordanza avendo qui le mie radici. Ricordo che il nonno ci faceva tirare fuori dalla cantina i telai di legno bianchi, che venivano posizionati sulla facciata di casa di via XX Settembre. Prendevamo i grandi scatoloni che proteggevano una caterva di bicchierini di vetro tutti ben protetti da fogli di giornale ingiallito e andavamo nella corte dove venivano lavati e asciugati pronti per essere collocati nei telai. I più esperti della famiglia preparavano il “Cincindelloro”lo stoppino con la sua anima di filo di ferro e piccoli sugheri che veniva immerso nel bicchierino colmo di acqua e olio. Ma la grande emozione si respirava la sera del Venerdì Santo, quando Camaiore si illuminava solo con le luci delle migliaia di lumini ad olio tremolanti delle facciate delle case e delle Chiese.
Per info https://www.comune.camaiore.lu.it/
La luce indica la fede.
Il rosso, la passione e morte di Cristo.
L’olio, frutto del lavoro dell’uomo, simboleggia i doni dello Spirito Santo.
L’acqua, fonte di vita, ricorda le nostre promesse battesimali.