Il genio semplice di Pieraccioni Finalmente la felicità all’Odeon

 

Il genio semplice di Pieraccioni Finalmente la felicità all’Odeon
Il regista toscano ha presentato a Firenze la sua ultima pellicola girata tra Lucca e la Sardegna

di Simona Bellocci

Finalmente la semplicità. Eh sì, finalmente. Perchè le storie semplici sono sempre le più belle e sopratutto perchè, quando si vanno a tirare le somme, quel che contano sono le emozioni della gente comune, quella che va al cinema e paga il biglietto per una risata popolare, per tutti. E Pieraccioni quella risata la ruba anche al giornalista che si trattiene, che ride imbavagliato nel ruolo di “critico”, seduto  nella platea dell’Odeon scarna di pubblico, alla sola presenza della stampa.
Un film che andrebbe rivisto due volte. Perchè, a differenza di altri, ha molto da dire. Sono “messaggi” tra le righe, che hanno bisogno di essere letti con attenzione. Gli elementi per far funzionare la pellicola ci sono tutti: le risate, un sempre camaleonticoRocco Papaleo e poi la genuinità di Ariadna Romero, semplice e bella. Radiosa e contagiosa come una risata. Lei è Luna, modella brasiliana sorella adottiva di Benedetto, alias Pieraccioni, maestro lucchese di controfagotto. Ed è ancora lei a cercare “l’ignaro” fratello grazie a Maria De Filippi ed al suo programma re di auditel “C’è Posta per Te”, dopo la morte della mamma. La tv sarà il palcoscenico della “rivelazione”, del buon gesto della mamma, taciuto negli anni. Poi Luna parte, traghettata” in Sardegna per un set fotografico a Forte Village. Benedetto, correrà a cercarla, a bordo di un pulmann turistico guidato da Sandrino (Rocco Papaleo). A fare da sfondo alle vicende del film la città di Lucca, le sue torri che svettano al cielo, la meraviglia del Teatro del Giglio e poi la Sardegna ed il mare più cristallino al mondo.Ma il vero fil rouge è la musica. E non solo perchè il protagonista è un maestro di controfagotto ma piuttosto per il motivo musicale che Benedetto ha composto, lafelicità appunto. Un motivo rubatogli da un famoso direttore d’orchestra, interpretato da Aldo Buscemi. Ed è qui che entra in ballo la musica, la grande protagonista del film. Le note di Gianluca Sibaldi, amico ventennale del regista fiorentino, sono gemme di bellezza. Pure e coinvolgenti. Ti toccano l’anima.

Sarà per questo che Pieraccioni ha “giocato” ancor di più sulla musica, proprio per quel filo sottile tra la risata e la malinconia che si ritrova nei suoi film e che la colonna sonora di Sibaldi esalta e sottolinea. Coinvolge, emoziona. Semplicemente. Quella stessa semplicità ed ingenuità che porta Benedetto, seguace della filosofia di Charles Fourier, a presentare in Comune un suo progetto sulla musica d’istinto. Il suo sogno è quello di realizzare un open space dove trovare tanti strumenti musicali. Entrando, le persone potranno avvicinarsi a quello più vicino alle proprie corde. Così, d’istinto. Il Consiglio Comunale ride e boccia l’idea del maestro di controfagotto. Boccia così il talento. E ci ride su. E’ la faccia delle istituzioni, contro la quale si legge una sottile vena polemica. Sono le risate di chi ti chiude la porta in faccia senza darti nemmeno una possibilità.
E’ quello che nel bene e nel male accade ogni giorno, in un’ Italia sempre meno attenta alla cultura, all’arte, alla creatività. Un’Italia in crisi ma che almeno in questo Natale, può sorridere, per lo meno al cinema. C’è chi critica Pieraccioni per i suoi film buonisti, per l’happy end, per le storie semplici che racconta. Ma la felicità è proprio lì che sta, nelle cose semplici della vita. Nella passione di un maestro di controfagotto per la musica, nel gesto di una donna che adotta una ragazza a distanza, nel sorriso di una bambina nel passeggino, un cameo che Pieraccioni dedica alla sua primogenita Martina, nella sua prima volta da attrice. Storie semplici che sanno d’amore, sanno di buono perchè ”Se si fa del bene, il bene ritorna – dice Pieraccioni – ed è un boomerang, proprio come la musica”. Ed allora viva il bene e viva la felicità, anche al cinema.

13/12/2011

 
Fonte http://www.intoscana.it

 

Il genio semplice di Pieraccioni Finalmente la felicità all’Odeonultima modifica: 2011-12-14T00:34:06+01:00da cri1950
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