“La sanita’ in Italia….da terzo mondo…ma…!

 Ripropongo questo post, dopo aver letto sulla pagina di facebook del Presidente della Toscana  Rossi questo suo “pensiero”

Enrico Rossi Presidente

 In Toscana la lista di attesa per gli interventi chirurgici si è ridotta del 30%. Un grazie a tutti gli operatori della sanità per l’impegno che stanno dimostrando.

Ricordo anche che la Regione ha deciso di pagare l’operazione in una struttura privata se il sistema pubblico non è in grado di effettuarla nei tempi fissati. Per ora nessuno è mai dovuto ricorrere a questa possibilità.

Questo il mio commento di risposta.

 Cristina Pezzini 

Personalmente, dopo il calvario subito da mia madre a Monna Tessa questa sua notizia mi fa ridere…!!!! 81 dico 81 giorni per una biopsia…sanita’ da terzo mondo….Seduti sulle poltrone della sanita’ occorrono medici caro presidente i giochi di potere vanno sicuramente a svantaggio dei malati….ma a questo voi politici ci pensate?
 

 

Ogni giorno che si apre un giornale o si ascoltano i tg veniamo a conoscenza di quanto sia “letale” ammalarsi, aver bisogno di un medico, di un ricovero! A volte ci chiediamo se il terzo mondo sia cosi’ lontano dalla nostra realta’. E’ da qualche mese che con le mie sorelle girovaghiamo fra pronto soccorso, corsie d’ospedale e quant’ altro e i resoconti a fine giornata sono da incubo. Mesi, dico mesi per una biopsia a mia madre ottantaduenne, fino a ieri donna indipendente che viveva sola, usciva con le sue amiche, scriveva poesie  e  guidava lucidamente la sua nera utilitaria. Giorni a lei e, a noi “rubati”….! Vicissitudini continue…risultato della biopsia funesto, non scaricato per giorni da un pc dell’ospedale….e alle nostre rimostranze? <Siamo in un periodo di ferie, sotto organico e grazie ai continui tagli…>questa la risposta ricevuta e, grazie tante!!!!!! Ma a volte nella sfortuna ci capita di imbatterci in medici che prima di tutto mettono la dignita’ della persona in primo piano, medici che svolgono il proprio lavoro esclusivamente per salvare la vita o almeno rendere dignitoso il trapasso! Caro Presidente Enrico Rossi, vada piu’ spesso a Viareggio..( l’aria di mare e’ anche salubre) e si faccia accompagnare dai “Baroni di Careggi” in quella cittadella dell’Ospedale della Versilia, forse tutti quanti ne uscirete con piu’cognizioni mediche, piu’ rispetto per il malato e con meno prosopopea!

PS. La sanita’ e’ un assessorato molto importante e i giochini di palazzo nuociono solo a chi ha bisogno….

Nella sua giunta Presidente i medici sono stati rimandati a casa…..e cio’ ci fa ben poco sperare!!!!

 

 

 OSPEDALE “VERSILIA”

Il mio ringraziamento, associato a quello delle mie sorelle va al Dr. Massimo Cecchi direttore del reparto urologia e a tutta la sua equipe.

Cristina Pezzini

 

 

“La sanita’ in Italia….da terzo mondo…ma…!ultima modifica: 2010-09-05T22:18:00+02:00da cri1950
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4 pensieri su ““La sanita’ in Italia….da terzo mondo…ma…!

  1. PER TUTTI QUELLI CHE SI LAMENTANO DELLA SANITA’ IN ITALIA
    Il Sistema Sanitario Italiano nel confronto internazionale

    http://www.simel.it/download/100749-documento.pdf

    SANITÀ ITALIANA 2° AL MONDO PER CAPACITÀ E QUALITÀ DI ASSISTENZA. LO HA RILEVATO L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ nell’indagine che ha messo a confronto sistemi sanitari in tutto il mondo, ponendo l’Italia al secondo posto assoluto per capacità di risposta assistenziale. Il confronto è stato effettuato tra gli indicatori di Italia, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna quali paesi europei ed esteso anche a Stati Uniti e Canada quali paesi extraeuropei.

    http://www.ptcommunity.com/ptjournal/fulltext/27/6/PTJ2706301.pdf

    Interessante anche questa inchiesta che ha misurato il livello di soddisfazione dei cittadini, a fronte della classifica dell’OMS. L’insoddisfazione degli italiani nei confronti del sistema sanitario nazionale è risultata la più alta in Europa, paragonabile solo a quella dei cittadini statunitensi (dove in pratica non esiste l’assistenza sanitaria.)
    Questo dimostra quanto gli italiani siano sempre propensi al vittimismo e non riescano mai ad apprezzare ciò che hanno.

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