“Il buon Teatro in toscana”

 Firenze  20 Febbraio 2010 ecco cio’ che mi perdo grazie a questa influenza…..stasera al Teatro Saschall di Firenze…… il concerto del grande  Roberto Vecchioni…Mannaggia e poi carramba!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

Teatro Saschall Firenze 

http://www.saschall.it/site/home.asp


Teatro Dante Campi Bisenzio (FI)

http://www.teatrodante.it/
19 e 20 febbraio 2010, ore 21.00
21 febbraio 2010, ore 18.00

ROCKY HORROR LIVE SHOW

“The Rocky Horror Show” di Richard O’Brien, uno dei classici della storia del musical, da anni ormai considerato un “cult” teatrale e cinematografico, viene proposto in una veste del tutto inedita dalla compagnia Sodales in Harmonia. La compagnia, formatasi da meno di un anno sotto la guida del regista Riccardo Giannini, presenterà infatti un’originale versione in lingua italiana (solo nelle parti cantate è stato mantenuto l’inglese) di una delle opere più divertenti e trasgressive della storia del rock. Lo spettacolo, interamente suonato e cantato dal vivo, si svolgerà sul palco (e non solo…) del rinnovato “Teatro Cantiere Florida” di Firenze, scelto dalla compagnia per il ritorno a Firenze dopo le date del 20 e 21 dicembre 2003 al Teatro Niccolini di San Casciano Val Di Pesa. “La cosa più difficile” afferma il regista Riccardo Giannini “è attualizzare, senza stravolgere, la messa in scena di uno spettacolo nato negli anni ’70 e frutto del clima socio-culturale di quel periodo. La regia ha dunque voluto rispettare le particolarità originali di questo musical, pur introducendo qualche innovazione e prendendosi qualche libertà di interpretazione”.
Molte le sorprese che accompagneranno Brad Majors e Janet Weiss nel loro insolito viaggio notturno… molte anche le sorprese che accompagneranno il pubblico in sala e che non risparmieranno nemmeno i fans più assidui del Rocky: tutti saranno invitati a partecipare attivamente ad uno show ritmato e divertente, farsesco ed intrigante!
Era una notte buia e tempestosa…
… nera e minacciosa, quando Brad e Janet partirono da Denton per andare a trovare un loro vecchio amico, il dottor Everett Scott, e quando la loro macchina, nel bel mezzo di un temporale, decise di guastarsi proprio davanti ad un castello dall’aspetto sinistro e inquietante…

www.florencecitymusical.com

 

Teatro La Pergola Firenze
http://www.teatrodellapergola.com/
16/21 febbraio 2010
Mythos Group Area Teatro Musica
ORNELLA MUTI
L’EBREO
di Giovanni Clementi

con Pino Quartullo, Emilio Bonucci

scene Massimiliano Nocente
costumi Teresa Acone
disegno luci Stefano Prandello

regia Enrico Maria Lamanna
durata: 1 ora e 55 minuti compreso un intervallo

Piccola storia di una coppia travolta da un evento tanto temuto quanto atteso, L’ebreo è l’apologia della meschinità umana. Incaricati di custodire i beni e le proprietà di un facoltoso uomo ebreo caduto in disgrazia durante la seconda guerra mondiale, il ragionier Marcello Consalvi e la consorte Immacolata, vivono una inaspettata vita di agi fino a quando il legittimo proprietario dei beni loro affidati non bussa alla  porta. Solo allora la coppia si ritrova di fronte alla parte oscura del proprio animo.

Un testo inclemente che sviscera le miserie striscianti sotto la pelle dell’umanità con un linguaggio diretto ed efficace. Giovanni Clementi, con questa sua opera, ha vinto il Premio Siae.Agis.Eti”per la simbiosi perfetta fra il tema, storicamente importante, ed il linguaggio teatrale diretto ed efficace, sottolineando la drammatica attualità dell’argomento”.

Il Premio, alla sua prima edizione, nasce con l’obiettivo di offrire agli autori teatrali una opportunità concreta, dalla scrittura dell’opera alla sua realizzazione e diffusione.
  
   

 

 Teatro Verdi Firenze
Dal 18/02/2010 al 21/02/2010
http://www.teatroverdionline.it/

La Contrada-Teatro Stabile di Trieste e Procope Studio presentano
Maurizio Micheli e Tullio Solenghi in
Italiani si nasce
e noi lo nacquimo

di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi
collaborazione ai testi di Marco Presta
consulenza artistica di Michele Mirabella

con (in o.a.)
Sandra Cavallini
Gualtiero Giorgini
Adriano Giraldi
Fulvia Lorenzetti
Matteo Micheli
Luca Romani
scene Francesco Scandale   
costumi Andrea Stanisci

regia Marcello Cotugno
L’Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del nostro costume e del nostro carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono. E, dato che l’ironia è di tutte le riflessioni la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, qualcuno, Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, di buone riletture, di sfiziose canzoni, propongono “Italiani si nasce”.
E postillano “e noi lo nacquimo”, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto “l’Unità Nazionale”, rimane a tutt’oggi una ispirazione irresistibile.
L’azzardo non è quello della rievocazione nostalgica, bensì del raccontare con l’occhio critico di oggi il carattere degli italiani nel tempo.
E così, in una piazza italiana, ai piedi dei due monumenti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II°, una compagnia teatrale comincia a raccontare una storia d’Italia che si dipana a partire dai lombi supremi, quelli di Adamo, con la creazione (molto fa pensare che Adamo ed Eva fossero Italiani….ante litteram, serpente compreso).
Per poi passare ad alcuni protagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Galilei, Cavour, Casanova) ma anche alle più umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo, italiani anche loro, infatti a furia di piccoli espedienti rimandano l’esecuzione fino all’arrivo dell’immancabile indulto…).
Scopriremo così che tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’Italianità. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio Patria e Famiglia” o gli inevitabili e invadenti “poeti santi e navigatori”?
Forse lo si può meglio scoprire e raccontare scandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro. E di quel teatro speciale, così tipicamente italiano, che è il varietà di sangue nobile con musiche, lepidezze, umorismo, prose e versi e canzoni (il repertorio non manca, notoriamente).
I due protagonisti, Micheli e Solenghi, coadiuvati da una compagnia di altri sei attori, si caleranno nel funambolismo dei personaggi, per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti, travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare i loro ITALIANI.
Del resto loro, Italiani lo “nacquettero”…

Organizzatore: Antico Teatro Pagliano srl Via Ghibellina, 101 Firenze

 

Teatro Puccini Firenze

 http://www.teatropuccini.it/

venerdì 19 a domenica 21 febbraio
KA s.r.l. presenta
Kataklò in
UP
uno spettacolo di Giulia Staccioli
 

Up è un opera che trae ispirazione dalla montagna e dai suoi paesaggi boschivi. È un occasione di riflessione sul rapporto tra uomo e natura, vista sia nella dimensione umana di sfida, sia in quella ancestrale dell incanto di creature e paesaggi. Il tutto reinterpretando la montagna con i suoi pericoli e i suoi più impenetrabili misteri, con la natura così compiuta nella sua meravigliosa perfezione e con quella vaga percezione di eternità che si eleva al di sopra dell’umano sentire. La montagna è un entità fisica, imponente e massiccia. Per non perdersi nella sua immensità, non resta che scomporla e strutturare lo spettacolo in quadri. Ogni quadro frammenta, dettaglia e interpreta un aspetto della montagna per poi ricomporla in un tutto. Essenziale e dinamico.

Teatro Comunale Di Antella Bagno a Ripoli (FI)

http://www.archetipoac.it

Sabato 20 febbraio ore 21,00
Antoni’ o e Consuelo Nerea in

NOMADIC PIANO
dall’Irlanda all’Andalusia passando per il Salento..

Antonio Breschi piano, voce ,tromba spoons
Consulelo Nerea Voce, bodran, violino

Teatro di Rifredi Firenze
http://www.toscanateatro.it/

L’ULTIMO HAREM

SAB 20  ore 21.00
DOM 21  ore 16.30
MAR 23  ore 21.00
MER 24  ore 21.00
GIO 25  ore 21.00
VEN 26  ore 21.00
SAB 27  ore 21.00
DOM 28  ore 16.30



TÜRK ARKADASLAR 
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi-Teatro Stabile di Innovazione

L’ULTIMO HAREM

liberamente ispirato ai racconti de “Le mille e una notte” e di Nazli Eray
e ai saggi di Ayse Saracgil e Fatema Mernissi
testo e regia di Angelo Savelli
con Serra Yilmaz, Valentina Chico e Riccardo Naldini
scene e costumi: Mirco Rocchi
luci: Roberto Cafaggini

Siamo arrivati alla 6a stagione teatrale di L’Ultimo Harem ormai un appuntamento cult per il pubblico fiorentino.
Istanbul 1909, alla vigilia della definitiva chiusura degli harem: una seducente favorita circassa attende, insieme all’anziana guardiana ed al capo degli eunuchi imperiali, l’incerta visita del sultano, ingannando l’attesa con il racconto di storie fantastiche. Quasi cent’anni dopo, una casalinga dimessa e la sua spumeggiante amica sognano improbabili fughe dalla prigione del loro indecifrabile malessere quotidiano.
Partendo da una bellissima novella de “Le mille e una notte” (La storia dell’orafo Hasan e della donna con le ali) e dai ritratti e dalle testimonianze antiche e recenti di alcune “favorite” dell’harem, lo spettacolo si apre poi sulla contemporaneità grazie agli spunti critici provenienti dai fondamentali libri della professoressa turca Aise Saracgil, della nota scrittrice marocchina Fatema Mernissi e dai racconti surreali e grotteschi di una delle più interessanti scrittrici della letteratura turca contemporanea: Nazli Eray. L’ultimo harem è uno spettacolo creato da Angelo Savelli intorno alla personalità della brava e estroversa attrice turca Serra Yilmaz, figura carismatica dei film di Ferzan Ozpetek, lo spettacolo racconta la fuga impossibile di una donna dalla sua prigione interiore, tra il fastoso passato ottomano e un presente pieno di contraddizioni.

 
Teatro Reims Firenze

http://www.teatroreims.com/
Sabato 20 Febbraio:ore 21.15
                            
Domenica 21 Febbraio: ore 17.00

La Compagnia
“Firenze Ridan-Ciana”
presenta:
Ulli, ulli, chi li fa se li trastulli ovvero
Continuavano a Chiamarla Acqua Cheta

due tempi di chiacchere alla fiorentina di Gabriele Verzucoli con la collaborazione di Sergio Berti

Regia: Gabriele Verzucoli

Firenze, inizi del 1900.In una piazza, denominata ”Piazzetta delle Chiacchiere”, si muove una variopinta galleria di personaggi, tipici della tradizionale commedia popolare fiorentina. L’ostessa Zelmira e suo marito Annibale, sensale di civaie, sono vittime delle smanie amoroso della figlia Caterina. La giovane, delusa dal suo innamorato, accetta la corte di un attempato negoziante, tanto ricco, quanto orrendo nella figura. La sora Pasqualina, comare, cliente affezionata di mescite di vini è in perenne contrasto con la perpetua Zenobia perché si ritiene più abile di lei, nella cura della chiesa e della canonica di don Casimiro. La sora Berenice, madre in ambascia per il poco roseo futuro sentimentale della figlia Ludumilla, si fa in quattro per rimediare un ”brincelluccio d’omo” per genero.

Il sor Ulisse, fiacchieraio e sua moglie Rosa,sono nuovamente alle prese con un tentativo di fuga della figlia Ida che, irretita dalle lusinghe di una vita libera e spensierata ,è pronta a lasciare Firenze con il sor Alfredino per recarsi a Tripoli.

Teatro Di Cestello Firenze

http://www.teatrodicestello.tbo.it/
 20/ 21/ 27/ 28 Febbraio e 6/ 7 Marzo 2010

La Villana di Lamporecchio
ossia la riunione dei pazzi cervelli
Di Luigi Del Buono
Regia di Roberto Andrioli
Con: Angela Tozzi, Andrea Giorgi, Nicolas Gheri,  Stefano Grifoni, Cristiano Margheri, Gianni Andrei, Michele Donadio, Matteo Cichero, Valentina Mazzoni, Tommaso Carli, Giovanni Pirelli e Andriano Giannini
 

 

Teatro Metastasio Prato
http://www.metastasio.net/

17/ 21 febbraio 2010

Teatro Stabile dell’Umbria
in collaborazione con Spoleto52 Festival dei 2Mondi
LE NUVOLE
di Aristofane
traduzione Letizia Russo
regia Antonio Latella
aiuto regista Tommaso Tuzzoli
scene e costumi Annelisa Zaccheria
luci Giorgio Cervesi Ripa
musiche Franco Visioli
con (in ordine alfabetico)
Marco Cacciola, Annibale Pavone,
Maurizio Rippa, Massimiliano Speziani

Nel 423 a.C., quando Le Nuvole va in scena per la prima volta, Aristofane (presumibilmente 450 – 388 a.C.) è un giovane commediografo già affermato che coglie con la nuova opera, forse, il suo successo più importante. Ancora oggi Le Nuvole è la commedia antica più rappresentata, assieme a Gli Uccelli, a Lisistrata e a Le Rane, appartenenti alla maturità del commediografo.
Il suo esordio era avvenuto, più o meno, quattro anni prima, quando Atene, sfiancata da una violenta epidemia di peste, era già nel pieno della guerra del Peloponneso. Le sue prime due commedie non ci sono pervenute ma ne conosciamo l’argomento e sappiamo che, fin dai suoi inizi, Aristofane calò la realtà contemporanea nel genere comico e, più di una volta, personaggi pubblici dell’epoca hanno agito nel suo teatro, fatti oggetto dal commediografo di una satira aggressiva e pragmatica. Il giovane Aristofane viveva il suo presente come decadenza dell’età d’oro di Atene e contestava sia la politica della supremazia ad ogni costo, sia la filosofia e la poesia che si erano allontanate dalla tradizione e ricercavano nuovi metodi e nuovi linguaggi. Socrate, suo contemporaneo, anche se più vecchio di quasi vent’anni, è il personaggio centrale de Le Nuvole, rappresentato come un buffo vecchio, che però parla da sofista ed è maestro di disonestà intellettuale. L’involontario protagonismo di Socrate in questa commedia ha da sempre suscitato curiosità e divertimento nei lettori e negli spettatori.

“Questa commedia antica non mette in scena un personaggio ma l’ICONA di un PERSONAGGIO, che ha nome SOCRATE e il luogo che lo ospita, IL PENSATOIO, è il vero personaggio con il quale Strepsiade si deve confrontare: un luogo non luogo, uno spazio che ha porte da varcare ma non ha pareti, una stanza dove il Maestro può sospendersi nell’aria, lontano dalla banalità della forza di gravità; solo così può pensare, riflettere, creare, preparare discorsi giusti e ingiusti, un luogo dove l’inafferrabile diventa forma ma resta incomprensibile per il suo continuo mutare essenza. Il Pensatoio, personaggio che non è maschile né femminile, non può essere, come ironicamente Aristofane fa dire a Socrate, né pollo né polla.  (Antonio Latella)


 
 
 
Teatro Del Giglio Lucca 

http://www.teatrodelgiglio.it/

sabato 20 febbraio ore 21.00
domenica 21 febbraio 2010 ore 16.30 e ore 21.00
Filumena Marturano

di Eduardo De Filippo
con
Lina Sastri, Luca De Filippo e Nicola Di Pinto, Antonella Morea,
Silvia Maino, Gioia Miale, Carmine Borrino, Geremia Longobardo,
Antonio D’Avino, Giuseppe Rispoli, Chiara De Crescenzo

regia Francesco Rosi
scene Enrico Job
costumi Cristiana Lafayette

Torna a Lucca Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, che vedrà come protagonista sul palcoscenico il figlio di Eduardo, Luca diretto da Francesco Rosi.
Filumena è una popolana che non possiede altro che la propria bellezza. Ed è di questa bellezza che si innamora, togliendola al bordello ove l’ha conosciuta, don Mimì Soriano. Per lui Filumena diventa amministratrice della casa e delle proprietà, permettendogli di correre dietro alle sottane, fino a quando l’uomo decide di sposare una giovane commessa. Ed è allora che l’orgoglio di Filumena ed un suo antico segreto emergono in tutta la loro potenza.
Dopo i trionfi di Napoli milionaria e Le voci di dentro, Francesco Rosi conclude la trilogia eduardiana, progetto che ha condiviso con Luca De Filippo, concentrando l’attenzione sui lavori del primo dopoguerra del grande commediografo napoletano, un periodo da Rosi «prediletto perché in quegli anni Eduardo ha compiuto da solo un percorso parallelo a quello del cinema italiano», quello di Rossellini, De Sica e Visconti. Al fianco del don Mimì Soriano di Luca De Filippo la sarcastica Filumena interpretata da Lina Sastri.

 

 

 

 

“Il buon Teatro in toscana”ultima modifica: 2010-02-20T18:30:00+01:00da cri1950
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