“Le bugie di Papy!”

Il 6/7 Giugno voteremo per l’Europa….

meditate gente meditate….in Abruzzo solo spot elettorali…

le case, la ricostruzione?….

Oggi solo promesse elettorali…domani?

Domani e’ un’altro giorno…si vedra’!!!

Cristina

Articolo Tratto da http://ilcentro.gelocal.it

Pioggia, tende inagibili

Teloni inzuppati d’acqua: trasferiti altri sfollati.
Il maltempo blocca i lavori all’aeroporto di Preturo.
 A mollo anche l’ospedale da campo

di Enrico Nardecchia

L’AQUILA. Nella tenda arriva un altro ospite:

 l’i drovora dei vigili del fuoco. Cinquantuno millimetri di pioggia in 48 ore (fonte Cetemps)

mettono in ginocchio le tendopoli della città sparsa.

 Dopo i 33,4 gradi (lunedì 25 maggio) del caldo record dall’inizio dell’anno,

in due giorni sull’Aquila e il suo circondario si sono abbattute piogge insistenti e ininterrotte.

 Ai 30 millimetri di domenica si sono aggiunti i 21 di ieri.

LE GRANDI PIOGGE. Come un flagello, l’ennesimo su una città già devastata dal terremoto,

il maltempo non ha concesso tregua. Per tutta la giornata di ieri,

salvo una breve pausa a metà pomeriggio, per poi riprendere, a sprazzi,

 fino a sera, la pioggia ha guastato la giornata degli sfollati.

Stavolta, oltre agli interventi da parte dei gestori,

dei volontari e degli ospiti dei singoli campi,

sono state numerosissime le richieste d’intervento al centralino dei vigili del fuoco.

Ancora impegnati in città per la messa in sicurezza

degli stabili danneggiati e a disposizione della gente per il recupero delle masserizie

all’interno delle abitazioni inagibili,

 i pompieri hanno dovuto sbrogliare alcune situazioni molto pesanti

 che si sono verificate in diverse zone.

 I problemi principali al campo di piazza d’Armi,

dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire sia di mattina sia di pomeriggio.

 L’a cqua piovana ha invaso i vialetti tra le tende e in molti casi si è anche infiltrata

sotto le brandine bagnando anche i vestiti e le coperte.

 Allagamenti anche nell’ospedale da campo del San Salvatore

dove però gli ambulatori si sono salvati.

A PIAZZA D’ARMI. Nel campo di accoglienza più grande della città,

 la nottata e la giornata di ieri sono state senza pace per gli sfollati.

 Quando hanno visto l’acqua nelle tende,

i volontari hanno azionato le loro pompe per tirarla via

 ma l’operazione non è riuscita del tutto specialmente perché bisognava scaricare

 una massa d’acqua consistente. Per questo sono stati chiamati i vigili del fuoco,

i quali, con due interventi più significativi, hanno liberato le tende facendo defluire l’acqua

direttamente nel sistema fognario attraverso delle tubazioni

 di cui il campo era evidentemente sprovvisto.

 Ma il problema non si è certo risolto. Infatti gli sfollati, con mezzi di fortuna,

 tra cui bacinelle e altri contenitori, hanno tolto l’acqua e cercato di mettere in salvo

 i vestiti e i pochi oggetti personali portati nelle tende.

 In molti casi la pioggia ha reso impraticabili alcune tende,

con conseguente spostamento degli sfollati in altre meno colpite dalla violenza della pioggia.

 Il drenaggio del terreno non ha funzionato alla perfezione neppure

nel campo di Centi Colella, nonostante i lavori effettuati per sollevare le tende.

ALL’OSPEDALE. Si è temuto fortemente l’allagamento

anche per la nuova ala dell’ospedale San Salvatore,

 quella riaperta da pochi giorni, e in particolare per le sale operatorie che,

 tuttavia, ancora non entrano in funzione, ma dove stanno lavorando a pieno ritmo

i tecnici che si occupano del ripristino della macchina per la sterilizzazione,

 che dev’essere revisionata e quindi di nuovo collaudata.

Tuttavia, alcune delle tende allestite nell’ospedale da campo si sono allagate.

Secondo il manager dell’a zienda sanitaria, Roberto Marzetti,

a Pescara per incontri istituzionali, «gli ambulatori, a quanto mi risulta,

 si sono salvati e gli allagamenti hanno interessato solamente alcune tende

 che ospitano gli addetti della parte amministrativa».

 Ieri al pronto soccorso c’è stato un insolito affollamento.

«Segno, questo, che gli aquilani stanno lentamente tornando a casa e la cosa

va sottolineata come un fatto positivo», dice in conclusione il manager.

A MONTICCHIO. «Tenda inagibile».

 Anche le case di tela possono diventare inagibili.

 Ma senza classificazione. È quello che è capitato ad alcuni ospiti della tendopoli

allestita nel campo sportivo di Monticchio.

Qui, nonostante l’impegno profuso dagli ospiti e dai volontari

per cercare di scavare canali attorno alle tende, l’acqua si è infiltrata lo stesso,

 tanto che alcune gocciolavano all’interno in quanto ormai inzuppate da diverse ore.

Per questo motivo alcune persone hanno preferito dormire in macchina

 mentre altri hanno rimediato dei camper per passare la notte.

Del resto, nelle ore mattutine, il tasso di umidità dell’a ria è stato pari al 92 per cento.

 La temperatura massima, invece, ha raggiunto i 16,7 gradi alle 16,14.

Dopo la nottata insonne, la direzione di comando e controllo della Protezione civile

ha smistato, per tutta la giornata di ieri, decine di richieste pervenute dai vari campi.

Le difficoltà maggiori nelle aree di accoglienza (e sono la maggior parte)

realizzate sull’erba oppure sulla terra battuta dei campi sportivi.

A San Gregorio i lavori di canalizzazione effettuati una ventina di giorni fa

 sono stati messi a dura prova dalla nuova ondata di maltempo.

Tuttavia non si sono registrati grossi disagi.

“Le bugie di Papy!”ultima modifica: 2009-06-04T13:00:00+02:00da cri1950
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