Noi nati negli anni ’50
Gruppo Facebook!
(…che senza di noi, i gruppi “noi nati negli anni ’80” col piffero che c’erano 🙂 )
Noi che… a scuola mettevamo il grembiule nero e,
il colletto bianco e avevamo un unico maestro,
quasi sempre una maestra,
noi che… la scuola finiva all’una e il pomeriggio nessuno si sognava
di farci fare dei corsi,
noi che…. dovevamo scrivere per forza con la destra,
anche se eravamo mancini, perché la sinistra era la mano del diavolo,
noi che… avevamo i quaderni con la copertina nera e,
il contorno dei fogli rosso,
noi che… abbiamo imparato a scrivere con la cannuccia e il pennino
(i piĂą fortunati avevano il campanile!) e,
facevamo le macchie nel tragitto calamaio – quaderno,
noi che… facevamo le ricerche copiando frasi che non sempre capivamo
dall’enciclopedia Conoscere,
noi che… le vacanze duravano fino al 30 settembre,
noi che… per fare ginnastica avevamo solo le superga bianche,
noi che… alle cinque del pomeriggio aspettavamo la tivĂą dei ragazzi
per guardare Topo Gigio,
ChissĂ chi lo sa con Febo Conti, Roby e 14 e la gallina Tric trac,
Giovanna la nonna del Corsaro Nero e Giramondo,
noi che… in fascia preserale guardavamo Non è mai troppo tardi
con Alberto Manzi perché era una trasmissionie “istruttiva”,
noi che… la sera all’ora di cena guardavamo Che tempo fa
con il colonnello Bernacca e L’almanacco del giorno dopo,
noi che… alle 20 e 50 guardavamo Carosello fino alle 21,
noi che… sentivamo un po’ di batticuore quando
sullo schermo un signore vestito di nero e
con la sigaretta fra le dita ci invitava a seguirlo “Ai confini della realtà ”,
noi che… guardavamo La famiglia Adams e,
non capivamo come facesse Mano ad uscire dal suo contenitore,
noi che… senza alzarci dalla sedia,
aspettavamo con pazienza quando nel bel mezzo di un programma che ci piaceva,
compariva: ”La trasmissione sarà ripresa il più presto possibile”,
noi che… tiravamo un sospiro di sollievo quando, spesso dopo un bel po’ di minuti,
leggevamo finalmente:
“Riprendiamo la trasmissione pregandovi di volerci scusare per l’interruzione”,
noi che… per cambiare canale dovevamo alzarci,
ma avevamo solo due possibilitĂ ,
noi che… bevevamo l’acqua del rubinetto e a tavola
mettevamo nella bottiglia le bustine di Frizzina o Idrolitina,
noi che… per merenda mangiavamo pane,
burro e zucchero o pane e marmellata,
noi che… tiravamo le palline con la cannuccia della Bic,
noi che… il panettone si mangiava solo a Natale e
un pezzetto a San Biagio perché faceva bene alla gola,
noi che… un gelato da 30 lire era un bel gelato,
non ti dico com’era grosso da 50,
noi che… come biscotti conoscevamo solo i plasmon,
i pavesini e gli oro saiwa,
noi che… nel latte ci potevi mettere solo Ecco o Ovomaltina,
noi che… alla domenica mangiavamo le pastarelle,
noi che.. nel febbraio del 1961 per vedere l’eclisse totale di sole
ci siamo procurati gli occhiali o un pezzo di vetro colorato,
noi che… a quattordici anni potevamo guidare il Ciao o il Velosolex
che si accendevano pedalando,
noi che… alle superiori legavamo i libri con la cinghia e
le pile da portare erano altissime,
noi che… durante le manifestazioni indossavamo i jeans Levi’s 501 e,
il lupetto blu,
noi che… abbiamo trovato lavoro subito dopo esserci diplomati o laureati,
noi che… ci siamo sposati giovani,
noi che… quando sentiamo le canzoni di Lucio Battisti o dei Beatles
sorridiamo e ricordiamo…
e anche:
noi che… attaccavamo le figurine Panini con la farina
noi che… mangiavamo limone con la liquirizia
noi che… suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico
noi che… giocavamo all’imbattibilitĂ
noi che… con la cartolina/figurina nei raggi della bici
(per simulare il rumore del motore)
noi che… leggevamo Tex Willer e Zagor, e Bleck Macigno,
e Diabolik e Satanik, e Kriminal e…
noi che… le sere d’estate inseguivamo le lucciole
noi che… le sere d’estate giocavamo a nascondino
noi che… i tacchetti delle scarpe da calcio avevano i chiodi
noi che… per merenda a scuola portavamo i mandarini
noi che… andavamo a vedere … da chi aveva il televisore
noi che… facevamo la foto di classe con alle spalle la carta geografica
noi che… facevamo i chierichetti
noi che… conoscevamo (e rispettavamo!) la tartaruga
(carapace nero) dei fossi dei nostri campi
noi che… si giocava “al bacio” girando la bottiglia
noi che… sugli autoscontri si andava “in piedi”
noi che… con il fucile a elastici e le cerbottane e,
le fionde per “tirare” i sassi
noi che… e la caccia alle lucertole
noi che… e il cinema in Parrocchia seduti su panchine di legno
ad incitare la carica dei “Nostri”
noi che… ascoltavamo Sanremo alla radio
noi che… giocavamo a calcio su campi senza le porte
(due magliette a terra a far da “palo” e via)
noi che… e l’odore della pastasciutta dell’asilo
noi che… e Dorellik e Padre Brown… e Gianni e Pinotto e Cric e Croc
(Stanlio e Olio)… e Rin Tin Tin ed i Forti di Forte coraggio…
noi e Pappagone (eqque qua!)… noi e Avventure in elicottero…
buongiorno, mia dolce e bellissima Principessa …
un milione di baci …
noi siamo degli anni 60,ma le cose sono sempre le stesse.
quanta malinconia mi mettono questi post,ogni tanto una puntatina all’indietro la farei volentieri.
un bacio
Elena e robi
weeeeeeeeeeee 1950 noi cinque dita sulle guance al giorno le portavamo sempre perchè volevamo toccare le raggazze buon giorno come vanno le cose?
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii,
io sono un pochino dopo gli anni 50, ma molte cose sono le mie!!!
Ho (quasi) 52 anni. Ricordo perfettamente anch’io la Gallina Tric Trac, Roby e 14. Se non ricordo male, la gallina aveva un tono di voce metallico, ma era dolce: qualche volta soffriva per i suoi pulcini! Roby aveva una voce chiara, ed era il “bravo”; invece 14 aveva una voce più “nasale” ed era lo “sbarazzino”. Mi ricordo in particolare una puntata in cui i pulcini avevano partecipato a un programma di “quiz” con un presentatore con una giacca scura che ripeteva di continuo: “Allegrezza! Allegrezza!”.
Mi ricordo bene anche il Prode Ettorre (alias: Ettorre Ettorri).
Propongo altri ricordi del periodo:
Il programma di quiz per ragazzi “Teletris” presentato da Silvio Noto.
I programmi di quiz presentati da Walter Marcheselli (quello coi baffi…).
“Varietino”, con il famoso sketch “Abbasso il frolloccone!”.
Le prime edizioni dello “Zecchino d’Oro”, con il Mago Zurlì, Richetto (che voleva sempre cantare “La giacca rotta”), e il padre di Richetto (con un nasone finto) che diceva che il figlio, avendo preso un “5″ in pagella , si era rovinato…la media del 2!
Teniamo vivo in noi il ricordo della Tv dei ragazzi degli anni 60! Mi raccomando!!!
piĂą si va avanti con gli anni e piĂą si torna indietro con la memoria
Sono nata nel 1952 all’etĂ di 10 anni i miei hanno comprato la TV io per vederla andavo a un metro di distanza, si sono accorti così che ero miope