Il Mondo

” Viaggio fra sacro e profano in toscana”

Un  Borgo Fantasma in Toscana e’ quello di Toiano
Toiano è l’unico o forse l’unico borgo in Toscana a non aver persone ad accogliere i propri visitatori: non trovi trattorie,  alberghi, negozi, banche, uffici, elettricita’ e acqua potabile. Inoltre  non ha abitanti. Non ha niente se non  le sue antiche mura, le sue case, una chiesa sconsacrata (ma dove l’acustica è ottima), un piccolo cimitero e un panorama magnifico! Quello che si gode dalla terrazza esposta a Sud, in direzione di Volterra.

Una piccola strada porta all’antico borgo di Toiano delle Brota è larga non più di tre metri. 

 A destra e a sinistra della strada, come guglie di un’antica cattedrale gotica, si ergono speroni di tufo alti oltre i 40-50 metri.
 Sono i famosi “Calanchi”, terra grigio-ocra, nuda e secca, erosa da secoli di piogge e vento, ardua da coltivare e quindi lasciata lì, a modellare un paesaggio che, specialmente in inverno, assume i contorni di una cornice da Purgatorio dantesco.
Toiano lo si raggiunge da Palaia (PI)
“Il piccolo Cimitero”
” I Calanchi”
Abbazia di Farneta /AR

L’abbazia di Farneta è dedicata alla Madonna dell’Assunta e venne costruita dai Monaci Benedettini prima dell’anno mille.

Da Papi ed Imperatori fu fatta potente e ricca e dall’incuria degli uomini fu resa poi misera.

L’Abbazia fu restaurata negli anni tra il 1940 ed il 1944 e riportata all’originale stile romanico.

Negli anni successivi venne dotata di Sacrestia ed arricchita con il piccolo museo tanto voluto dal Parroco Don Sante Felici e dalla popolazione locale.

Farneta è tornata ad essere Abbazia il 30 gennaio 1974.

 La chiesa in stile romanico presenta una pianta a croce latina e una facciata austera con due colonne romane.

All’interno della chiesa si trovano numerosi ritocchi attribuibili ad epoche antiche e di provenienza etrusca e romana.

Troviamo l’acquasantiera in arenaria cinquecentesca e il fonte battesimale settecentesco.

 Nel Novecento è stata scoperta la cripta. La Cripta è divisa in tre celle,

 presentando la copertura sia a crociera che a botte.

Sono presenti molte colonne, decorate con capitelli, di epoca romana,

 sono di materiale e provenienza diversa, alcune sono di marmo orientale, altre di granito rosa di Assuan.

 Accanto all’Abbazia è stato allestito un piccolo antiquarium.

 

Camaldoli /AR  “Eremo”

Il famoso complesso monastico di Camaldoli (sec. XI) è costituito da un Eremo e da un Monastero

 ed è posto alle falde della catena appenninica tosco emiliana.

IL SACRO EREMO
Il Sacro eremo è situato a 1.111 m. slm, si raggiunge o percorrendo un’antica e ripida mulattiera,

pure della  strada  proveniente da Poppi.

La struttura è completamente immersa nella foresta monumentale del Parco delle Foreste Casentinesi.

 L’eremo è circondato da un’ampia cinta muraria, al suo interno troviamo la chiesa, alcuni manufatti e le celle dei monaci eremiti,

 circondate ognuna dal proprio orticello.

  Importanye la cella di San Romualdo, il refettorio, la chiesa, l’ospizio e l’antica biblioteca composta da oltre trentamila volumi.

La chiesa fu  ristrutturata nel XVIII secolo in forme barocche e custodisce una pala robbiana,

 Madonna in trono con Bambino e Santi di Andrea della Robbia (XV sec.).

 ” Eremo”

“Le celle”

 

 

 

“Santuario La Verna” /AR

 “Monastero”

Il Santuario de La Verna è articolato in diverse strutture,

nate sui luoghi dove il Santo ha vissuto, pregato, meditato ed è stato testimone di miracoli.

 Lungo il sentiero selciato de La Beccia, si incontra un arco

, la cosiddetta “Porta degli Uccelli”, dove avvenne il saluto degli uccelli all’arrivo del Santo in quel luogo solitario.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli è la prima costruzione fatta nel monte. Iniziata nel 1216 e successivamente ampliata (1250-1260) contiene le terracotte robbiane, commissionate dalla famiglia fiorentina dei Bartoli ad Andrea della Robbia.

 

 L’importanza  della   Verna nel cammino francescano  è  ben sintetizzata

   dalla   parole   scritte  sul   portone   d’ingresso all’Eremo: 

  <<Non  est in toto sanctior orbe mons>> (non vi è  al mondo   monte  più sacro). 

 Abbazia di Sant’Antimo / SI

L’Abbazia di S. Antimo è stata eretta nella valle formata

dai poggi Castellari e D’Arna nei pressi dell’abitato di Castelnuovo dell’Abate

 a circa 10 chilometri da Montalcino.

 L’abbazia di Sant’Antimo è un complesso monastico fondato su un ex-voto attribuito a Carlo Magno intorno al 750

Importante è la sala capitolare, così chiamata perché un tempo vi si leggeva un capitolo della Regola di San Benedetto

e perché capitolo è il collegio dei Canonici Regolari, che qui si riuniscono per leggere il Martirologio

 e i brani della regola agostiniana.

La sala è ornata da una trifora con capitelli riccamente decorati.

 Tratto da www.wilkipedia.org

 

 

Castello dei Conti Guidi /Poppi Ar

 Percorrendo la SS71 Umbro Casentinese appena dopo l’abitato di Bibbiena si trova,

sulla sinistra, il bivio per la SS70 e da questa dopo circa 5 chilometri

si arriva sotto il Castello dei Conti Guidi di Poppi.

Fin dalle sue origini la storia del castello è strettamente legata a quella

 della più grande famiglia feudale del Casentino

che mise Poppi al centro delle sue grandi proprietà ed abitò questo maniero per quasi quattrocento anni: i conti Guidi.

 

Al suo interno, la Biblioteca Rilliana, ricca di centinaia di manoscritti medievali e di incunaboli.  
Altro elemento di assoluto rilievo è la cappella dei Conti

con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.


 Qui finisce questo breve viaggio fra splendide Abbazie e Castelli medioevali.

Sperando che il sole ci accompagni in questo fine settimana vi saluto

lasciandovi con il “genio toscano” il grande Benigni e il suo inno del

“Corpo Sciolto”

Ciaoooooooooooooooooooooooooooo!!!

Cristina

 

” Viaggio fra sacro e profano in toscana”ultima modifica: 2009-03-13T23:55:00+01:00da
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