Una piccola strada porta all’antico borgo di Toiano delle Brota è larga non più di tre metri.
Toiano lo si raggiunge da Palaia (PI)
L’abbazia di Farneta è dedicata alla Madonna dell’Assunta e venne costruita dai Monaci Benedettini prima dell’anno mille.
Da Papi ed Imperatori fu fatta potente e ricca e dall’incuria degli uomini fu resa poi misera.
L’Abbazia fu restaurata negli anni tra il 1940 ed il 1944 e riportata all’originale stile romanico.
Negli anni successivi venne dotata di Sacrestia ed arricchita con il piccolo museo tanto voluto dal Parroco Don Sante Felici e dalla popolazione locale.
Farneta è tornata ad essere Abbazia il 30 gennaio 1974.
La chiesa in stile romanico presenta una pianta a croce latina e una facciata austera con due colonne romane.
All’interno della chiesa si trovano numerosi ritocchi attribuibili ad epoche antiche e di provenienza etrusca e romana.
Troviamo l’acquasantiera in arenaria cinquecentesca e il fonte battesimale settecentesco.
Nel Novecento è stata scoperta la cripta. La Cripta è divisa in tre celle,
presentando la copertura sia a crociera che a botte.
Sono presenti molte colonne, decorate con capitelli, di epoca romana,
sono di materiale e provenienza diversa, alcune sono di marmo orientale, altre di granito rosa di Assuan.
Accanto all’Abbazia è stato allestito un piccolo antiquarium.
Camaldoli /AR “Eremo”
Il famoso complesso monastico di Camaldoli (sec. XI) è costituito da un Eremo e da un Monastero
ed è posto alle falde della catena appenninica tosco emiliana.
IL SACRO EREMO
Il Sacro eremo è situato a 1.111 m. slm, si raggiunge o percorrendo un’antica e ripida mulattiera,
pure della strada proveniente da Poppi.
La struttura è completamente immersa nella foresta monumentale del Parco delle Foreste Casentinesi.
L’eremo è circondato da un’ampia cinta muraria, al suo interno troviamo la chiesa, alcuni manufatti e le celle dei monaci eremiti,
circondate ognuna dal proprio orticello.
Importanye la cella di San Romualdo, il refettorio, la chiesa, l’ospizio e l’antica biblioteca composta da oltre trentamila volumi.
La chiesa fu ristrutturata nel XVIII secolo in forme barocche e custodisce una pala robbiana,
Madonna in trono con Bambino e Santi di Andrea della Robbia (XV sec.).
” Eremo”
“Le celle”
“Santuario La Verna” /AR
“Monastero”
Il Santuario de La Verna è articolato in diverse strutture,
nate sui luoghi dove il Santo ha vissuto, pregato, meditato ed è stato testimone di miracoli.
Lungo il sentiero selciato de La Beccia, si incontra un arco
, la cosiddetta “Porta degli Uccelli”, dove avvenne il saluto degli uccelli all’arrivo del Santo in quel luogo solitario.
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli è la prima costruzione fatta nel monte. Iniziata nel 1216 e successivamente ampliata (1250-1260) contiene le terracotte robbiane, commissionate dalla famiglia fiorentina dei Bartoli ad Andrea della Robbia.
L’importanza della Verna nel cammino francescano è ben sintetizzata
dalla parole scritte sul portone d’ingresso all’Eremo:
<<Non est in toto sanctior orbe mons>> (non vi è al mondo monte più sacro).
Abbazia di Sant’Antimo / SI
L’Abbazia di S. Antimo è stata eretta nella valle formata
dai poggi Castellari e D’Arna nei pressi dell’abitato di Castelnuovo dell’Abate
a circa 10 chilometri da Montalcino.
L’abbazia di Sant’Antimo è un complesso monastico fondato su un ex-voto attribuito a Carlo Magno intorno al 750
Importante è la sala capitolare, così chiamata perché un tempo vi si leggeva un capitolo della Regola di San Benedetto
e perché capitolo è il collegio dei Canonici Regolari, che qui si riuniscono per leggere il Martirologio
e i brani della regola agostiniana.
La sala è ornata da una trifora con capitelli riccamente decorati.
Tratto da www.wilkipedia.org
Castello dei Conti Guidi /Poppi Ar
Percorrendo la SS71 Umbro Casentinese appena dopo l’abitato di Bibbiena si trova,
sulla sinistra, il bivio per la SS70 e da questa dopo circa 5 chilometri
si arriva sotto il Castello dei Conti Guidi di Poppi.
Fin dalle sue origini la storia del castello è strettamente legata a quella
della più grande famiglia feudale del Casentino
che mise Poppi al centro delle sue grandi proprietà ed abitò questo maniero per quasi quattrocento anni: i conti Guidi.
Al suo interno, la Biblioteca Rilliana, ricca di centinaia di manoscritti medievali e di incunaboli.
Altro elemento di assoluto rilievo è la cappella dei Conti
con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.
Qui finisce questo breve viaggio fra splendide Abbazie e Castelli medioevali.
Sperando che il sole ci accompagni in questo fine settimana vi saluto
lasciandovi con il “genio toscano” il grande Benigni e il suo inno del
“Corpo Sciolto”
Ciaoooooooooooooooooooooooooooo!!!
Cristina