Dalle Apuane al Mare: ” un buon pranzo aiuta l’umore”

Dopo l’intermezzo con la casa del “GF”

 voglio ritornare con voi nei dintorni di Camaiore e dalle foto che vi mostrero’

 sono certa che un giorno

verrete qui fra queste montagne a godervi questi paesaggi da mozzafiato!

A presto e buona escursione!

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 Alpi Apuane

 

 Alpi Apuane innevate

 

” Candalla”

Siamo nel comune di Camaiore, ambiente straordinariamente vario

che va dalle Alpi Apuane al mare della Versilia, attraversando colline e pianura.

 Candalla sorge alle spalle del capoluogo, vicino alla  di Vado,

in prossimità di un vecchio molino,

 dove potrete vedere un sentiero boschivo di grande fascino.

La strada si arrampica, costeggiando le sponde del rio Lombricese,

 in un itinerario affascinante!

 “Metato”

 Sopra Metato, a settentrione, si trovano sotto la cima del Monte Penna i ruderi

(resti di abitazioni e del muro di cinta) del villaggio fortificato intorno al XII secolo

 

 “Metato”

 “Monte Prana”

Il Prana è la vetta apuana più meridionale,

 degrada stancamente verso la Piana di Lucca,

 prima che le nostre montagne lascino il posto alle dolci colline lucchesi;

 è quindi un balcone panoramico di prim’ordine,

non avendo nessun ostacolo di fronte.

Visto da Camaiore il Prana è caratterizzato da una lunghissima cresta

che degrada fino al M. Pedone (m. 1074)

ed assume una forma piuttosto curiosa, come un grosso animale addormentato.

“Monte Gabberi”

Toccando il paese di Pomezzana si raggiuge la Foce di San Rocchino,

in vista della vallata di Camaiore e con una lunga traversata

 alle pendici del M.Gabberi,

 si raggiunge Farnocchia

 

 

“Pomezzana”

Pomezzana si trova immerso in castagneti alle pendici del monte Matanna. 
 Nell’antico fu un borgo di artigiani del ferro per attrezzi agricoli.
Da Pomezzana si raggiungono con belle escursioni i Monti Gabberi e Matanna.
 “Farnocchia”
E’ molto apprezzata da turisti e villeggianti
 per l’aria fresca grazie alleampie vallate di castagneti che la circondano.

Offre stupendi panorami:
con un sol colpo d’occhio,

possono essere ammirati i monti più belli delle Apuane
(Matanna,Procinto,Forato,Pania,SeccaCroce,Corchia)
Gombitelli si trova su un crinale del Monte Calvario,
 nella parte orientale delle Alpi Apuane.
 Conserva una particolarità linguistica che rimanda la sua parlata
ai dialetti dell’Italia settentrionale,
da dove provenivano le prime famiglie del paese

 Casoli (m.403, il paese più abitato dell’alto camaiorese,

 posto sulla dorsale che collega il Gabberi con il Matanna.

 

In frazione Casoli, sulla cima del monte La Penna,
 rimangono i pochi resti del castello di La Penna.
  Nel 1310 era villaggio fortificato senza mastio,
 oggi  si trovano i ruderi di alcune di abitazioni,
 parti delle mura e resti di una macina ricavata nella roccia.
 
 “La Culla”
 
La Culla si trova su di un ripido pendio alle pendici del monte Gabberi
 Fondata nel XVI secolo, e’ suddivisa nei comuni di Pietrasanta,
Camaiore e Stazzema.
M.265 slm Il paese e’ posto su di uno sprone roccioso alle pendici del Monte Gabberi
da dove domina la costa versiliese

IL borgo conserva la sua struttura fortificata.

Qui ebbero la loro residenza Castruccio Castracani 

 e agli  inizi del XV secolo Paolo Guinigi, signore di Lucca dal 1400 al 1430

   

 Montebello è un piccolo e grazioso borgo racchiuso intorna alla Chiesa di San Carlo

http://www.contadolucchese.it/

Fibbialla m.251 slm –   20,7 km da Camaiore

 Fibbialla dei Canonici è facilmente raggiungibile percorrendo l’antica Via delle Gavine, che ripercorre il tracciato della via Francigena

 

 

 

 Torcigliano sorge a  m.365 slm

dista da Camaiore Km.6,5

 

E se dopo avete fame non vi rimane che cercare una trattoria e buon appetito:

 PAPPARDELLE ALLA LEPRE

Della lepre, tenete tutte le interiora e circa 150 grammi di carne,
 fate un battuto con 80 grammi di prosciutto piuttosto grasso,
cipolla, sedano, carota e poco prezzemolo.

Fatelo rosolare in metà olio e quando la cipolla comincia a schiumare,

buttate giù la carne, conditela con sale e pepe, e fatela rosolare adagio.

Aggiungete abbondante salsa di pomodoro, e fate ritirare adagio adagio,

 in modo però che il sugo resti sempre abbondante.
Quando la carne è cotta, toglietela dal sugo e tagliatela fine fine con la mezzaluna,
rimettetela nel sugo, aggiungendovi un po’ di burro e l’odore della noce moscata.

Cuocete in acqua salata le pappardelle,

 conditele con l’intingolo e spolverate con parmigiano grattugiato.
 Lepre in Agro
Per questa preparazione è necessario un leprotto giovane,
 di carne tenera e dopo averlo pulito,
 tenete a parte fegatino e coratella e mettetelo,
intero, in fusione con i seguenti ingredienti:

– timo
– alloro
– olio
– agro di limone
– sale
– pepe

Lasciate così macerare per qualche ora,

rivoltando perché la carne possa uniformemente intridersi del sapore dell’infuso.

Mettete quindi, la lepre sempre intera, in un tegame con olio

 e un trito di prosciutto piuttosto grasso,
 fatela ben rosolare e poi versateci sopra un bicchiere di vino rosso.
 Evaporato il vino,
continuate la cottura aggiungendo via via qualche cucchiaiata di brodo.

A cottura ultimata,

 disponete la lepre, tagliata a pezzi, su un vassoio
  innaffiatela con la sua salsa
 che avrete addensata con un passato formato dal fegato e della coratella,
 insaporiti in burro e salvia e poi passati.
 
CASTAGNACCIO

Prendete 1/2 kg di farina di castagne,
 passatela allo staccio perché risulti più fine e mettetela in una zuppiera.

Aggiungeteci, un poco alla volta, circa 3/4 di acqua fredda,

 un paio di cucchiai d’olio d’oliva e un pizzico di sale.

Mescolate bene fino a che avrete una farinata piuttosto liquida.

Ora ungete con olio una teglia e versateci sopra la farinata,

 che cospargerete di pinoli, zibibbo e qualche noce a pezzetti.

Mettete in forno caldo e cuocete fino a che si sarà formata in superficie

 una bella crosta color marrone,
tutta crepata, come la terra quando e’ tanto che non piove!
E per finire
 gustate il tutto gustandovi un bicchiere di vino toscano…..
 

 

 

 

 

Dalle Apuane al Mare: ” un buon pranzo aiuta l’umore”ultima modifica: 2009-02-20T19:17:00+01:00da cri1950
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7 pensieri su “Dalle Apuane al Mare: ” un buon pranzo aiuta l’umore”

  1. ciao cris, brava come sempre anche se ti dirò che la cosa che più ho apprezzato è la ricetta delle pappardelle al ragù di lepre :-D, ref
    ps. credo che il tuo commento su san valentino sia pervenuto, solo che lo hai inserito nel post precedente, ciao buon fine settimana

  2. ciao cri,la Toscana è una delle terre che a noi piacciono di più.Spero presto di poterci venire per ammirare tutte le bellezze che tu descrivi(e per conoscerci di persona).
    Sto meglio,il Signore sta ascoltando le mie e le vostre preghiere
    un bacio enorme
    Elena e robi

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