Ecco una breve carrellata della Firenze di ieri,
foto di una citta’ oggi irriconoscibile.
La Firenze dei miei ricordi di bambina,
la citta’ dei miei nonni, di mia madre di tutti i fiorentini che oggi la rimpiangono.
A noi rimangono solo foto ingiallite e tanti ricordi.
Ai nostri figli i nostri racconti, la descrizione di quella che era considerata
una delle piu’belle citta’ nel mondo.
Noi possiamo chiudere gli occhi e rivederla nella sua magnificenza
Loro devono chiuderli per non vedere il suo scempio la sua agonia la sua morte!
Cristina
Piazza della Signoria e i suoi fiorentini!
Vecchia bottega!
Vigili
Autobus Firenze anni 50
Artiglieri a Firenze
associazioni.comune.firenze.it/
Firenze vista dal Piazzale Michelangelo
Ponte Vecchio Foto Tratta da www.cartolineantiche.it
Via Dei Cavalieri foto tratta da www.cartolineantiche.it
Piazza Della Signoria
La Firenze che non c’è piu’
Antica Farmacia
Il Biancone
Piazza SS.Annunziata
Farmacia Inglese in Via Dei Tornabuoni
Negozio di cappelli
Santa Maria Novella Foto tratta da www.mondotram.it
Viale Volta Tratto da www.mondotram.it
Via Roma Foto tratta da www.mondotram.it
Via de’ Pecori Foto tratta da www.mondotram.it
Questa era Firenze oggi e’ ben altra cosa.
Voglio chiudere con una canzone in “Ottava Rima” di Renato Simoni
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Florentia
Sei, Firenze, la mia città natale,
detta Florentia, da remota altezza,
che al mondo hai sciolto il nodo universale
dei parametri d’umana bellezza.
In veste di cittadino globale
rifletto, sulla via della vecchiezza,
certo che la mia anima ha arricchita
viver tra le tue mura la mia vita.
D’ingegno umano la vista è nutrita
in mezzo ai monumenti ed ai decori,
negli interni la volontà è rapita
negli affreschi dai nitidi colori.
Non s’è ricchezza nel tempo smarrita
e son raccolti nei musei i tesori
che alla cittadinanza fiorentina
affidò l’Elettrice Palatina.
Le sono grato: ricca è la vetrina
degli avi che ne fecero la storia.
Diversa è nel presente la dottrina.
Prima all’arte affidavano lor gloria,
ora ti usano come una latrina,
di te fan merce con spocchiosa boria.
Quelli ci hanno lasciato il tondo Doni,
questi intasan le vie con i gipponi.
Oggi han nome Ligresti, Biagi e Cioni,
non dormon nelle celle di San Marco,
ti guardano bottino da predoni,
non lascian nulla, fosse solo un parco.
Son sottosopra da molte stagioni
le vie, sempre ingolfate e senza varco.
Non so se riuscirò in vita mia
a veder circolar la tramvia.
Penso sempre rasenti la follia
spostarmi ovunque con la bicicletta
tra buche e toppe sparse per la via
immettendo ai polmoni aria infetta.
Nel fare il mio bilancio tuttavia
la mia sentenza è chiara, salda e netta:
sono felice e ringrazio il destino
d’avermi fatto nascer fiorentino.
buongiorno, mia bellissima ed adorata Principessa …
un dolcissimo bacio …
Grazie
solo un grosso bacio
Elena
Grazie per qusto sito, grazie per le foto, grazie per la poesie…. a proposito la posso copiare ed inviare agli amici della Consulta TAV- no al sottoattraversamento???-
Grazie Gabriella
@ Maria Gabriella, grazie a te per i complimenti.
Riguardo alla poesia devi chiedere all’autore, Renato Simoni ti invio il link http://www.poesia3000.splinder.com/
A presto spero
Cristina