Aricolo ripreso da www.intoscana.it “Partito il Treno della Memoria”

  

  

  

  

Partito il Treno della Memoria. Martini: “Siamo la terra del dialogo”

Un fiume di giovani accompagnati dagli assessori Cocchi e Simoncini è salito sul treno che li porterà ad Auschwitz. “I rischi della xenofobia, dell’odio, del razzismo, dell’antisemitismo sono ancora drammaticamente presenti” – ha detto il Governatore Martini durante il saluto agli studenti

di Simona Bellocci
25.01.2009
 

L’appuntamento è alle 10.30, al binario 15 della Stazione di Santa Maria Novella a Firenze, in una domenica sicuramente diversa dalle altre per gli oltre ottocento ragazzi delle scuole superiori della Toscana che sono saliti sul Treno della Memoria organizzato dalla Regione Toscana. La destinazione è Cracovia.Sono quasi 1300 i chilometri da percorrere per entrare in Polonia, dopo aver attraversato Austria e Repubblica Ceca, 1300 chilometri da percorrere per “non dimenticare” gli orrori dell’Olocausto e conoscere più da vicino la Storia, anche quella che racconta di pagine di violenze ingiustificate, di crudeltà immotivate, di assenza di conciliazione. Di umanità.

 

Gli studenti sono accompagnati nel loro viaggio anche dagli assessori regionali Gianfranco Simoncini e Paolo Cocchi, che hanno sottolineato come l’impegno della Regione sia continuo per sostenere una cultura fatta di diritti, che favorisca la conoscenza e che viva di valori.

 

“Siamo la terra del dialogo – ha detto il presidente della Regione Toscana Claudio Martini intervenuto alla stazione fiorentina per dare il suo saluto agli studenti – siamo la terra che ha accolto i bambini di Gaza per potergli dare cure e la speranza di un futuro migliore, siamo la terra che oggi parte per un viaggio contro le discriminazioni. In questo momento– ha continuato il Governatore – mentre sta per partire il treno della Memoria, il vicepresidente Federico Gelli sta partecipando al presidio di solidarietà con la comunità ebraica fiorentina, nella sinagoga di via Farini, dopo il grave gesto di intolleranza dei giorni scorsi. Nel viaggio – ha detto ancora Martini – rivolgendosi ai ragazzi – vi accompagneranno anche alcune persone che in quei campi ci sono state. Saranno le vostre guide spirituali e morali. Il mio grazie va anche a loro. In Toscana non defletteremo mai da questo impegno della memoria – ha infine concluso – della consapevolezza e della conoscenza critica. I rischi della xenofobia, dell’odio, del razzismo, dell’antisemitismo sono ancora drammaticamente presenti”.

 

Il fiume di giovani si sposta poi al binario 11. In alto si legge: “Cracovia – ore 12”. E’ l’orario di partenza del Treno della Memoria. Scorrono i trolley colorati verso le carrozze del treno che porterà gli studenti toscani verso un viaggio che li vedrà più consapevoli sui fatti “ieri”, più segnati dalla verità e pronti a costruire un domani migliore. Sono quegli ottocento ragazzi che, in silenzio, hanno ascoltato le parole del presidente Martini, lasciando il brusio di chi deve partire e che accompagna il passare delle ore nelle stazioni, ad altri momenti. Gli sguardi attenti, interrotti solo da qualche click delle macchine fotografiche, dagli obiettivi delle telecamere. Sono in tanti a fare foto, a scattare istantanee , a riprendere immagini di vita. Quelle stesse macchine fotografiche, quegli stessi occhi riprenderanno, in questo viaggio, anche immagini di morte, di atroci violenze che rimarranno indelebili nell’anima, per non dimenticare.

 

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