” Gambe in spalla che vi riporto nell’isola di Gorgona”

 Oggi il sole splende, il cielo terzo di un  azzurro quasi indaco, sgombro da nuvole.


Strano l’effetto visivo con gli alberi spogli che sanno d’inverno!
 

Con una giornata cosi’ il ricordo del mare e’ ancora piu’ vivo

Quindi non dobbiamo perdere tempo e… rimetterci in cammino

Verso quel mare azzurro, incontaminato dell’isola  di Gorgona

 

Incamminiamoci Fratelli Bloggers…..

 

 

 

 Tratto da  http//www.viaggiodasogno.it/

 

 

 

 http://www.tuscanywalkingfestival.it/

Isola di Gorgona Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano 

L’Isola di Gorgona è una delle perle dell’Arcipelago Toscano,

praticamente inaccessibile al turismo.

 Accompagnatori esperti  possono aiutare i partecipanti a scoprire le meraviglie del posto

Qui di seguito viene esposto tutto quello che c’è da sapere sull’Isola http://www.lipu.it/

 

 

L’immagine accanto mostra l’Isola di Gorgona come la si vede da alcune miglia di distanza dalla costa.

L’Isola, che fa parte del Comune di Livorno, conta una trentina di residenti dei quali solo un paio circa vi abitano tutto l’anno, anziani pescatori che non hanno voluto abbandonare la loro terra per andare a vivere nel “continente”.

 

 

 Avvertenza
La piantina e le informazioni sull’Isola di questo paragrafo

provengono dal volantino distribuito dalla Cooperativa Parco Naturale “Isola di Gorgona”,

 la sola autorizzata a portare persone sull’Isola per scopi turistici

(per contatti: c/o Circoscrizione 2, Livorno – 0586/895.206-896.118).

 La LIPU si rivolge a tale cooperativa per poter organizzare le proprie gite a carattere naturalistico

 

 

 http://www.fattoriaongrilli.it/

 

 

 

Geogafia
La Gorgona (Comune di Livorno)
è la più settentrionale isola dell’Arcipelago Toscano.
È raggiungibile da Livorno con una ora e mezza di traghetto di linea (miglia 19.9 a sud-ovest di Livorno).
È la più piccola isola dell’Arcipelago e la sua superficie di 2.2 Km2
è cento volte minore di quella dell’Isola d’Elba.

 

 

 

 

 

 

 

 

Storia e Architettura
Vi fu probabilmente un insediamento etrusco e sicuramente fu abitata dai Romani,
che ci hanno lasciato alcune vestigia.
 Per secoli è stata luogo di ritiro e preghiera per eremiti e monaci,
soprattutto benedettini (fino al secolo XIV) e certosini (dal XIV al XVIII secolo),
anche se la Repubblica Pisana e il Granducato di Toscana
hanno lasciato tangibili testimonianze della loro egemonia.
Spettacolare e di notevole pregio architettonico è la maestosa Torre Vecchia
 costruita nel XII-XIII secolo dai Pisani.
La Torre Nova (XVII secolo),
 sovrastante l’imbocco del porticciolo,
è un classico esempio di architettura militare medicea.
Il Villaggio, di origine settecentesca,
 cristallizza la storia
di un difficile insermento di una comunità civile
 a partire del XVIII secolo
ed evidenzia ancora integralmente
la genuina espressione urbanistica dei villaggi dei pescatori in Itlalia.
Dal 1869 l’isola è sede di una Colonia Penale
che ne occupa tutto il territorio
e che ha finito per smembrare la comunità civile autoctona,
 ridotta oggi a pochissimi abitanti 

Tratto  da  archeologiasubacquea.blogspot.com/2008/07

Archeologia Subacquea

Tratto da  archeologiasubacquea.blogspot.com/

Recuperato un dolium nelle acque della Gorgona

 http://www.scientificdiver.com

In acque così ricche di reperti archeologici come quelle italiane, non è raro che le reti dei pecatori “catturino” qualche anfora o qualche oggetto antico. Questi ritrovamenti, pur se privati del loro importante contesto conservano sempre importanti informazioni e la loro consegna alle autorità competenti deve essere sempre rapida e decisa. Naturalmente in questo gioca un ruolo chiave la mentalità dei pescatori e la loro sensibilizzazione, necessaria per renderli consapevoli del fatto che il loro ritrovamento andrà ad accrescere il patrimonio culturale comune, e che tutto questo è molto più importante del gruzzoletto che se ne può ricavare vendendolo di nascosto a qualche “appassionato”.
Encomiabile, in questo senso, il comportamento di Gianluca Gioli, trentottenne pescatore livornese, che nel tardo pomriggio di giovedì 17 luglio, tirando su le reti a strascico con cui stava pescando nelle acque profonde dell’isola di Gorgona, ha notato un grosso peso. In circa tre ore di lavoro, le sue reti ormai danneggiate dalla mole del ritrovamento, hanno restituito un dolium con una capacità di 2000 litri, alto 1,85 m e con un diametro masimo di 85 cm. Immediatamente è intervenuta la Soprintendenza, attraverso la dott.ssa Gambogi, responsabile del nucleo operativo subacqueo, e sono state approntate tutte le misure atte a garantirne una corretta conservazione.
Al di là del ritrovamento, quello che sembra emergere da una notizia del genere è che, almeno tra le nuove generazioni di lavoratori del mare, sembra proprio che la mentalità stia cambiando, e possiamo forse augurarci che si riducano al minimo le vendite nascoste e la dispersione del patrimonio attraverso canali paralleli.

Michele Stefanile

isola di Gorgona
Natura
 La presenza del carcere fa sì che la Gorgona sia la meno conosciuta delle isole dell’Arcipelago.
 Invero, gli aspetti naturalistici che la caratterizzano sono sorprendenti.
Unica, fra le piccole isole del Mediterraneo,
è diffusamente coperta da boschi e la macchia mediterranea, florida e varia, si arrampica sulle scoscese falesie, abitate da numerose colonie di gabbiani ed altre interessanti specie ornitiche.
Dal 1991Isola di Gorgona fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Tratto da
www.algos.sirius.pisa.it

Cosa c’è da vedere

La cosa che salta subito all’occhio al visitatore è la copertura vegetale:

circa il 90% dell’isola infatti presenta una macchia di tipo mediterraneo,

con aree boschive, ed ospita (secondo recenti studi) oltre 400 specie floristiche.

Anche la limpidezza delle acque circostanti l’isola è notevole,

 a causa dello scarsissimo apporto contaminante antropico.

L’isola di Gorgona  sede di una colonia penale agricola,

pertanto le visite sono a numero chiuso e si

 effettuano ogni martedì su prenotazione

(Agenzia Atelier del Viaggio tel. 0586-884154).

La partenza dal porto di Livorno

 
 

Il mare che circonda l’isola è interdetto al turismo e quindi ai natanti;
 pertanto la scarsa presenza antropica ha permesso il mantenimento di acque pulite
e dallo scarso inquinamento.
Ciò ha permesso il proliferare di specie marine particolarmente delicate.
Nonostante non si abbia una conoscenza approfondita della fauna marina presente,
sono segnalati con certezza l’Aragosta (Palinurus vulgaris), la Cernia
(Epinephelus guaza), il lupicante (Homarus gammarus), il Dentice (Dentex dentex),
oltre a varie altre specie pregiate che prediligono fondali incontaminati.
 L’Isola di Gorgona è stata nota in passato
per la notevole pescosità di Acciughe (Engraulis encrasicholus) che,
nel periodo tra marzo e settembre,
attiravano le lampare da miglia e miglia di distanza.

La pesca

Per pescare sull’isola di Gorgona è necessaria un’autorizzazione per pesca sportiva annuale,

 rilasciata dagli uffici del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano,

con sede all’isola d’Elba.

Si può pescare nelle aree non ricomprese nella zona di tipo 1,

con i seguenti attrezzi da pesca:

una lenza o un bolentino o un palamito con un numero di ami non superiore a 70,

 fermo restando il limite di 200 ami ad imbarcazione.

 Si chiede di rispettare la normativa vigente in materia di pesca sportiva

 ed è fatto obbligo di ripulire, da ogni tipo di rifiuto,

il sito a terra ed a mare in cui è stata condotta l’attività di pesca.

 

Possono avere l’autorizzazione alla pesca controllata i concessionari di un’abitazione ubicata in Gorgonail personale incaricato di pubblico servizio sull’isola di Gorgona, parenti dei sopracitati.

Parco Nazionale Arcipelago Toscano-via Guerrazzi 1-57037 Portoferraio (Li)

Tel. 0586919411-Fax 0565919428
 


    

 

 

 

 

 

   


 

 

 

Gorgona in pillole
Posizione: 43°25’46″N 10°03’15″E
Dimensioni: 2.15×1.5 km
Superficie: 2.23 km2
Perimetro: 10 km circa
Altezza max: Punta Gorgona (252 m.)
Il clima
Temperature
estreme
Tmax=34.1 °C
Tmin=-5.4 °C
Temperature
medie
Tmax=16.7 °C
Tmin=12.6 °C
Il tempo
Neve:
Pioggia:
Grandine:
Sereno:
Coperto:
Nebbia:
2gg/anno
21gg/anno
2gg/anno
97gg/anno
136gg/anno
52gg/anno

Fonte: dati ISTAT

La Vegetazione
Nella macchia spontanea, la presenza più abbondante
è quella del Rosmarino (Rosmarinus officinalis)
seguito dall’Erica (Erica arborea) e quindi dal Lentisco (Pistacia lentiscus).
 Sono anche abbondanti la Fillirea (Phillyrea augustifolia)
 e il Mirto (Myrtus communis)
Meno comuni sono il Corbezzolo (Arbutus unedo),
 la Ginestra (Spartium junceum) e il Ginepro.
Tra gli alberi, si segnalano il Pino D’Aleppo (Pinus halepensis Miller),
le Sughera (Quercus suber ),
la Farnia (Quercus robur).
Inoltre sono presenti alcune leccete e vari alberi da frutto,
nonché l’Olmo (Ulmus sp.)
 e l’Ontano nero (Alnus glutinosa).
Come endemismo è da segnalare il Limonium gorgonae

 

 

 Pino D’Aleppo (Pinus halepensis Miller)

Foto tratta da http://www.incendiboschivi.org/

La Fauna  

Tra i mammiferi il Coniglio selvatico (Oryctolaguscuniculus) è certamente il più diffuso.
L’avifauna comprende, oltre alle numerosissime specie migratorie,
 il Gabbiano reale (Larus argentatus) e il Corvo imperiale (Corvus corax),
 mentre in numero molto più ridotto è presente il Falco pellegrino (Falco peregrinus).
È inoltre presente (segnalato nel 1995) il raro Gabbiano corso (Larus audouinii),
mentre è in forse la presenza della poiana di Sardegna (Buteo buteo arrigonii).
Tra l’avifauna in pericolo, ma presente sull’isola,
segnaliamo il Marangone dal Ciuffo (Phalacrocorax aristotelis),
 l’Upupa (Upupa epops), il Passero solitario (Monticola solitarius)
e il raro Picchio muraiolo (tichodroma muraria).
Tra i rettili è molto comune la Lucertola (Podarcis muralis vinciguerrae),
 probabile endemismo, il Geco (Tarentola mauritanica)
e il Biacco (Coluber viridiflavus).
Nell’isola non sono presenti vipere.

 

http://www.steo.it/photo/full/

Nota storica sulle vipere
La più accreditata spiegazione della presenza delle vipere nelle isole
 è quella che si fa risalire ai periodi in cui i mari erano battuti da pirati e corsari.
Costoro infatti allevavano vipere al solo scopo di usarle come “armi”
 al momento dello sbarco sulle isole:
venivano tenute in grossi cesti (dopo essere state private del loro veleno)
 e, all’occorrenza, gettate sulle persone più ostili tra la popolazione per intimorirle.
 Le vipere che fuggivano (e non venivano uccise) si trovavano quindi a “colonizzare” il territorio,
 o ad accrescerne la popolazione residente.
 L’assenza di questo rettile dall’isola ci dà quindi anche un’indicazione sul suo trascorso storico.
 Un esempio in senso contrario ci è dato dall’Isola di Montecristo,
storico rifugio per pirati:
 è letteralmente infestata dalle vipere.

 

Tratto da
 http://algol.sirius.pisa.it/lipupisa/gorgona.htm

 

 

http://www.radiocage.it/


Da sapere

L’Isola di Gorgona è Demanio dello Stato,
 concesso al Ministero di Grazia e Giustizia per scopi di detenzione e pena.
L’isola è adibita a colonia agricola penale.
 I detenuti svolgono mansioni di ogni tipo,
 che spaziano dall’agricoltura alla pastorizia,
 dall’artigianato alla carpenteria,
eccetera,
 e possono spostarsi in ogni parte dell’isola compatibilmente con il loro lavoro
 e sotto l’occhio vigile degli agenti di Polizia Penitenziaria.
Proprio grazie all’impegno dei “reclusi”
 il villaggio originario è stato completamente ristrutturato
 e viene attualmente tenuto in un ottimo stato,
grazie ad un’opera di continua manutenzione.
Durante la notte i detenuti vengono riaccompagnati nelle loro “celle”,
che spesso sono dei veri e propri accoglienti miniappartamenti.  

 

 

http://files.splinder.com/

 

 

 

 

Per poter visitare l’Isola
La Cooperativa Parco Naturale “Isola di Gorgona” organizza gite sull’Isola, ed è la sola autorizzata dal Ministero di Grazia e Giustizia.
 La LIPU fa capo a questa cooperativa per organizzare le proprie escursioni a Gorgona.
Almeno quindici giorni prima del viaggio è necessario comunicare
 alla Direzione del Carcere gli estremi di un documento di identità di ogni visitatore.
 Sarà compito della LIPU farsi carico di questa formalità,
 richiedendo ai partecipanti i dati necessari che verranno trasmessi a chi di competenza.
È facoltà del Carcere negare la visita a persone non desiderate
(ad esempio, coloro che hanno precedenti penali,
che sono in libertà vigilata
o risultano “conosciuti” dalle autorità giudiziarie per reati particolari).

  

Modalità per le visite
Le visite si svolgono di giorno,
 solo il Martedì.
Il traghetto di linea (Livorno-Gorgona-Capraia e ritorno)
 NON attracca all’isola,
sia a causa del ridotto pescaggio del porticciolo a Cala dello Scalo (zona est dell’isola),
sia per impedire sbarchi non controllati di persone.
 Pertanto il traghetto, giunto a un centinaio di metri dal porto,
viene accostato da una lancia della Polizia Penitenziaria
su cui vengono trasbordati i visitatori.
Una volta giunti sull’isola,
vengono controllati i nominativi di tutti i presenti,
ai quali viene trattenuto un documento di identificazione
 che verrà reso al termine della visita

 

Detenuti al lavoro

 

 

 

http://www.fotolivorno.net/

Grazie alla presenza della colonia penale,

 è’ l’unica isola dell’arcipelago con allevamenti di bovini,

 equini, ovini, caprini e avicoli, curati per lo più dai detenuti della colonia.

 Le colture in atto sono ortaggi, olivo, vite ed erbe aromatiche.

 Vi sono terrazzamenti antichi in uno stato praticabile lungo i quali piantagioni di olivo da olio

ed erbe aromatiche sono curate dai detenuti,

 mentre piantagioni ortive sono poste in luoghi più riparati dai venti

che dal mare spirano tutto l’anno.

Le attività pratiche svolte sul campo dai detenuti

riguardano tutte le problematiche delle varie colture ed allevamenti:

 dallo stato dei terreni,

alle potature, alla cura delle malattie, alla concimazione e lavorazione della terra,

 fino all’allevamento,

 cura e alimentazione del bestiame.

Indirizzo: Gorgona “Casa di lavoro all’aperto” Isola Gorgona Tel: 0586/861021

 Solo martedì, previo avviso (traghetto da Livorno ore 8)

 

 

E’ Fatto divieto di:

 

  • Detenere armi, coltelli (non in plastica),
  •  o ogni altro oggetto che potrebbe essere impiegato come arma
  • Detenere telefoni portatili (cellulari, GSM, ecc.)
  • ed ogni altro apparecchio per la radiotrasmissione
  • Scattare fotografie, fare riprese di ogni tipo (film, video, ecc.)
  • o eseguire rilievi, anche a vista;
  • pertanto non è consentito detenere apparecchi impiegabili a questo scopo durante la visita
  •  (il divieto non comprende i binocoli)
  • Avvicinare i detenuti quando non espressamente previsto,
  •  e comunque senza autorizzazione
  • Vendere o acquistare prodotti (formaggio, latte, uova, ecc) dai detenuti
  • Allontanarsi dal gruppo dei visitatori o appartarsi singolarmente se non per validi motivi.
All’arrivo è possibile affidare effetti personali
(macchine fotografiche, telefonini, coltelli ecc.)
 agli appositi agenti di Polizia Penitenziaria
 che li renderanno ai visitatori al termine della gita.
Sull’isola è presente uno spaccio militare
che è possibile frequentare in genere solo all’inizio
 e al termine della gita.
Nel prezzo della visita non è previsto il pranzo.
 A metà gita, comunque,
ci si porterà in un apposito spazio
dove sarà consentito pranzare al sacco.
Per tutta la durata della gita due agenti di Polizia Penitenziaria
accompagneranno i visitatori.
 La violazione delle regole succitate può comportare la denuncia all’autorità giudiziaria,

ed eventualmente il sequestro del materiale

di cui non sia consentita la detenzione.

Consigli pratici
Evitate di portare “clandestinamente”
 macchine fotografiche o cineprese durante la gita:
se scoperti,
oltre a fare una brutta figura rischiereste denuncia
 e sequestro dell’apparecchio.
 Se proprio volete fare delle foto all’isola dal traghetto,
 potete affidare in tutta tranquillità la macchina fotografica
o la telecamera agli appositi agenti all’inizio della visita:
in anni di gite non abbiamo mai avuto lamentele
su sparizione o danneggiamento di oggetti lasciati in consegna.
Se pranzate al sacco,
 è preferibile portarsi il pane già affettato e frutta che non necessita di essere tagliata.
L’esperienza ci ha insegnato che è una cosa molto più pratica
e meno problematica che portare coltelli di plastica
(il cui uso è generalmente difficoltoso…).
Durante la gita si attraversano delle zone dove lavorano i detenuti.
 Sebbene siano tutti molto cordiali e ben disposti a scambiare quattro chiacchiere, prima di intavolare una conversazione “sponte vostra”
 domandate il permesso agli agenti presenti,
 e seguitene le direttive.
Ricordate che uova, formaggi e altri prodotti
 NON possono essere venduti dai detenuti ai visitatori,
 pertanto evitate di chiederli.
Per evitare inconvenienti,
cercate di approfittate del bagno finché siete sul traghetto.
Nelle ore seguenti sarà difficile trovarne uno… 😉
Cercate il più possibile di parlare sottovoce,
 di muovervi senza fare troppo rumore e di avere rispetto per la natura.
 La fauna del luogo è estremamente interessante da vedere,
 e non la si vorrebbe fare fuggire terrorizzata…
Se la gita è fatta in estate:
  • Portate con voi almeno due litri di acqua potabile:
  •  il sole picchia forte, e si suda parecchio 🙂
  • Potete provare a portarvi il costume,
  •  ma non si assicura la possibilità di fare il bagno,
  • a causa di incidenti avvenuti negli anni passati.
Siate previdenti: portatevi un impermeabile leggero
tratto da…
Le immagini e parte delle informazioni riportate sono state prelevate attraverso Internet dai seguenti siti:
http://www.comune.livorno.it/txt/isgorgo.html
http://atl.livorno.it/www/turismo/gorgo.htm
http://www.nautica.it
 

 

 

 

Il respiro di Gorgona

Storie di uomini, animali e omeopatia nell’ultima isola-carcere italiana

Marco Verdone  

 

 

Gorgona, punta nord dell’Arcipelago Toscano, è due volte isola:

isola geografica e isola carcere.

 Gorgona è rimasta l’ultima isola-carcere italiana

dove i detenuti lavorano e sono impiegati nella cura degli animali.

Le storie e riflessioni qui raccolte aprono una finestra su un mondo poco accessibile

e valorizzano l’esperienza di quest’isola

che,

 oltre a essere di straordinaria bellezza,

offre una carcerazione di alta qualità.

 Se dal carcere devono uscire persone rigenerate,

Gorgona sicuramente ha le caratteristiche per soddisfare questo compito.

Questo libro vuole essere anche un tributo verso gli animali,

 curati con la medicina omeopatica,

 che in silenzio e con sacrificio aiutano tutti noi a essere migliori. 

 

 

 

Schiacciata con l’uva

 

 

Ingredienti

X 8 persone

 

· 1 Kg. Uva  nera  da  vino

· 350 gr. di farina

· 20 gr. di lievito di birra

· 1 bicchiere di acqua

· 8 cucchiai di zucchero

· Olio  extravergine d’oliva

· sale 

 

Preparazione 

 

 

In un bicchiere d’acqua tiepida sciogliere il lievito di birra.

Preparare sul piano di lavoro la farina e impastarla con l’acqua del bicchiere , 4 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai d’olio ed un pizzico di sale.

Far lievitare la pasta per circa 1 h ,coperta da un canovaccio e lontano da sbalzi di temperatura.

L’impasto ottenuto deve essere adesso diviso in due parti non uguali , per la preparazione del fondo (più abbondante) e del secondo strato (copertura).

Stendere la pasta  piuttosto sottile ed adagiarla su di una teglia d’alluminio con il bordo alto.

E’ importante che la pasta del fondo debordi dalla teglia.

Riempire  la  base del dolce con i chicchi d’uva ben lavati ed asciugati

(attenzione : una parte dell’uva deve  essere riservata per il secondo strato).

Cospargervi sopra 2 cucchiai di zucchero e 2 di olio.

Ripiegare i  bordi del dolce verso l’interno e stenderci sopra il secondo strato di pasta. Con le punte delle dita creare delle piccole  fossette sulla pasta avendo comunque cura di non bucarla.

Distribuirvi sopra l’uva rimanente e cospargervi sopra 2 cucchiai di zucchero e 2 di olio.

Cuocere in forno a 180°c per circa 1h.

E’ preferibile mangiarla dopo qualche ora dalla cottura, meglio ancora il giorno dopo.

 

 

http://www.ricettetoscane.it/

 

 

 

 

 Lettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by Follettarosa

 

 

 

Lettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by FollettarosaLettere by Follettarosa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

” Gambe in spalla che vi riporto nell’isola di Gorgona”ultima modifica: 2008-11-18T16:52:00+01:00da cri1950
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11 pensieri su “” Gambe in spalla che vi riporto nell’isola di Gorgona”

  1. hai finito di far nascere invidia a tutti coloro che non potranno godere di queste bellezze?
    Come stai? Guarita?
    Finalmente ho ritrovato, oggi, un po’ di tempo per salutare gli amici di blog e per buttar giù qualcosa di nuovo…
    A presto, carissima!
    Fox.

  2. Ciao Cristina,
    innanzitutto spero che il tuo umore si sia un po risollevato 🙂

    Qui a Napoli, strano a dirlo, fa veramente freddo
    la temperatura si è abbassata tantissimo
    questa mattina stavamo a 7°
    e le immagini del tuo post mi fanno venire una voglia….

    a presto
    mimmo

  3. Ciao Cristina,
    innanzitutto spero che il tuo umore si sia un po risollevato 🙂

    Qui a Napoli, strano a dirlo, fa veramente freddo
    la temperatura si è abbassata tantissimo
    questa mattina stavamo a 7°
    e le immagini del tuo post mi fanno venire una voglia….

    a presto
    mimmo

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