Cocaina, parte dalla Toscana una sperimentazione senza precedenti del contrasto alle dipendenze

 200 pazienti saranno trattati con due nuovi farmaci: si tratta del più grande test a livello europeo. Capofila della sperimentazione la Asl 5

di Simona Bellocci

Parte dalla Toscana la più grande sperimentazione di cura e contrasto alla dipendenza da cocaina attuata in Europa. Una sperimentazione senza precedenti in Italia e che vedrà coinvolti 200 pazienti, trattati attraverso due farmaci ritenuti promettenti: l’aripiprazolo e il ropinirolo. Capofila del progetto la Asl 5 di Pisa che insieme alle 11 aziende sanitarie coinvolte, attuerà il programma farmacologico per combattere e contrastare la dipendenza da cocaina. Il tutto con il coinvolgimento fondamentale di 36 specialisti e 23 SerT.

“No siamo promotori, sostenitori e investiamo su questa importante iniziativa per intervenire in maniera attiva su disagio grandissimo che porta le persone all’uso di cocaina, soprattutto nelle fasce giovanili e che interessa ogni strato sociale – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali della Regione Toscana Gianni Salvadori –  Questo è uno dei tanti modi e programmi che attuiamo per stroncare questo fenomeno e intervenire concretamente. Partiremo immediatamente – continua Salvadori – il progetto prenderà il via nei prossimi giorni individuando i 200 cocainomani che saranno disponibili a partecipare la sperimentazione”.

Un problema, quello dell’uso di cocaina che interessa quindi, trasversalmente, un po’ tutti gli strati sociali. Da una parte infatti, quella che era considerata la droga dei ricchi ormai è acquistata da tutte le fasce sociali e si registrano i primi consumi di cocaina addirittura alle scuole medie.

In base ai dati della Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze infatti gli utlizzatori di cocaina sono infatti in aumento, con un incremento maggiore nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni per i maschi e tra i 15 e i 24 anni per le femmine. Dati che fanno svettare la Toscana al 5° posto in Italia per il consumo di cocaina, con il 2.8%. Il 2006 è stato un anno infelice per la diffusione del consumo della polvere bianca: si è registrato infatti, soprattutto tra i giovanissimi un aumento del 4.8%.

Neppure l’avvento dell’euro è riuscito a incidere sui prezzi della cocaina. Anzi. E’ raddoppiato il prezzo dei generi di prima necessità, del pane, dei generi alimentari, della benzina, dei vestiti. Tutto insomma. Ma la cocaina, no. Non si registrano aumenti di prezzo addirittura dagli anni Novanta. Così anche un adolescente delle scuole medie può ambire a comprarsi, con la paghetta settimanale, un grammo di coca.

Un fenomeno in crescita, insomma come evidenziano i numeri, anche in Toscana. Nella regione infatti, nel corso del 2007, sono state prese in carico dai servizi sociali e sanitari 20.351 persone delle quali oltre il 40% presentava patologie correlate all’uso di cocaina. Secondo uno studio dell’Agenzia Regionale di Sanità sarebbero 59mila i ragazzi nella fascia di età compresa tra 14 e 19 anni che hanno fatto uso di sostanze illegali e oltre diecimila avrebbero assunto cocaina.

Per rispondere al problema cocaina la Regione ha stanziato, solo per la sperimentazione farmacologica che partirà nei prossimi giorni, 110mila euro ai quali si aggiungono 160mila euro per un progetto che verrà attuato nell’area pisana: si tratta di una residenza per cocainomani che potrà ospitare circa 50 pazienti.

La Toscana si conferma quindi sempre più regione all’avanguardia per sperimentazioni e attuazione di programmi sempre più mirati e innovativi per contrastare le problematiche dettati dall’uso di sostanze stupefacenti e soprattutto territorio che sa dare risposte efficaci e concrete a criticità che emergono costanti nella società moderna.

08.05.2008

Articolo e video ripresi da www.intoscana.it