” Salmastro”

 

 

 

Seduta guardo questo mare immenso. Immersa in pensieri ,che si accavallano come queste onde. Ripenso a quando bambina le mani forti di mio padre mi sorreggevano per insegnarmi a difendermi da quell’acqua tanto amata ma traditrice. Le corse con la mia Uda che facevo divertire gettandole in mare piccoli pezzi di legno che raccattavo dalla battigia. L’altalena ,dove seduta in quella scomoda assicella di legno spingevo sempre più in alto credendo di poter vedere la fine del mare.Il secchiello pieno di conchiglie che con cura sceglievo fra le più belle. Le stelle i cavallucci marini che puntualmente mamma faceva sparire per colpa di quell’odore che lei non sopportava. Rivedo la mia adolescenza. Le lunghe nuotate fino ad arrivare senza pinne alle boe. All’oscuro, di mio padre che non amava l’imprudenza. Le prime simpatie. I raduni intorno al grandi falò e il cuore che andava a mille.La maturità . Con i miei piccoli. Ore e ore nel costruire castelli di sabbia che venivano puntualmente distrutti dalla prima onda lunga. I loro pianti dopo averli costretti a riemergere da interminabili bagni. Le mie lunghe passeggiate al tramonto dopo la morte di mio padre, per cercare di sentirlo vicino nei luoghi dove mi ha dato la vita. Oggi guardo questa distesa d’acqua,vedo riflessa la mia figura, un domani non so se presto o tardi io qui voglio riposare.

 

” Salmastro”ultima modifica: 2008-04-27T01:35:00+02:00da cri1950
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