A pagina 2 della ” Nazione ” di stamani c’è una lettera aperta scritta da un bravissimo giornalista Lorenzo Sani. Vorrei trascriverla per chi non ha potuto leggerla.
Cari Ciccio e Tore,
chissà se in vita avete mai avuo tanteattenzioni come in questi ultimi tempi.Signori che non potete conoscere vi hanno esaminato puntigliosamente, radiografato,fotografato,si sono commossi fino alle lacrime,per come eravate ridotti, riusciranno a sapere perfino cosa avete mangiato quella tragica sera,lultima della vostra breve esistenza. Siete smpre stati contesi, in balia degli adulti,schiacciati da problemi piùgrandi di voi,della vostra voglia di giocare,crescere e divertirvi.Un giudice ha deciso che non potevate più vivere con vostra madre e vi ha affidato al papà che per paura di perdervi,ha scritto ieri un altro giudice,vi ha abbandonato a un destino tragico. Un altro giudice riscriverà di nuovo la storia delle vostre ultime ore di vita quando ci sarà il processo e i vostri due genitori litigherannoancora tra breve, per il luogo dove seppellirvi.Ciccio e Tore avrete mai un pò di pace?