” La mia 2 CV celeste”

 Erano gli anni 80. Lavorando in radio i denari per acquistare auto di lusso certo non c’erano. Ricordo che erano più i mesi di soldi in rimessa che quelli in attivo. Mi capitò un giorno di contattare il proprietario di un officina per la pubblicità del suo magazzino ricambi. Aveva da poco rilevato l’attività e certo aveva bisogno di farsi conoscere per acquisire nuovi clienti. Ma c’è sempre un ma, non voleva spendere grosse cifre dato che in quel momento il suo conto in banca segnava profondo rosso. L’ufficio del cliente era situato in un garage officina.  Ricordo che dalle piccole finestrelle di quel bugigattolo si potevano vedere le auto che alcuni clienti avevano lasciato in conto vendita. In quel momento mi balenò un’idea. Gli proposi uno scambio merce. Ossia un’auto usata in cambio di pubblicità per un anno intero. Rimase un attimo perplesso poi mi chiese se per caso non avevo già in mente che tipo d’auto o se il tutto era da valutare. Già sapevo che cosa volevo. Avevo notato una deliziosa 2 CV celeste targata Fi 42496. Era quella che io mettevo sul piatto della bilancia. La 2 CV per gli spot in radio. Quando uscì dall’officina ero raggiante. Avevo il contratto firmato. Rientrai in sede sapendo già che la “ciuchina azzurra” era mia. Parlai chiaramente con il proprietario dell’emittente .Da quasi un anno non ricevevo lo stipendio nonostante lavorassi quasi tutti i giorni sia trasmettendo che nell’ufficio  pubblicitario, ed era arrivato il momento per mettere in regola anche il mio conto che fino a quel momento era stato solo una meteora.Lo vidi diventare cianotico dalla rabbia. Quel giorno decisi di tirare fuori gli artigli che in tanto tempo avevo retratto. Fui categorica o così o il giorno dopo non mi avrebbe più rivista.  Egli capì anche che forse in quel modo avrebbe saldato il mio anno di stipendio senza sborsare una lira. Il giorno dopo  ero ancora al mio posto e al parcheggio sottostante mi attendeva una graziosa “Ciuchina Azzurra. L’avevo chiamata così quell’auto deliziosa. Ricordo ancora che i primi giorni quello strano cambio quasi vicino al volante mi faceva andare a singhiozzo. E poi quella retromarcia che non riuscivo ad inserire. Il giorno che andai a ritirarla portai con me una carissima amica. L’unione fa la forza pensai. Mi avevano già detto che ci voleva un pò di pratica prima di prendere la mano a quel tipo d’auto infatti fu tragico attraversare la città. Avevo voluto anche aprire la capotte. Che “bischerata”. Se ci ripenso oggi mi vergogno. Sembravamo due cretine alle giostre con un automobilina a cozzo. Non riuscivo a cambiare marcia quindi si vedevano due tronchi umani che sobbalzavano, con i capelli scompigliati dal vento che ci coprivano il viso.Non c’era conducente che non inveisse contro di noi. < Dove l’hai presa la patente?> < Chi l’è quel grullo che ti ha dato la patente> < va’ ha far la calza…>< OHHHHH rincoglioniteeeeeeee>. Credetemi che a due pazze come noi tutto ciò scatenò un’ ilarità che ci porto’a ridere senza riuscire a smettere. Gli occhi  appannati dalle lacrime non contribuirono certo al miglioramento della guida. Quando finalmente accostai al marciapiede davanti all’ingresso della casa di Anna Maria e vedemmo suo marito ( serissimo professore universitario) che dal terrazzo strabuzzò gli occhi in modo molto eloquente, capimmo che il nostro aspetto non era certamente molto chic!!!! Di avventure negli anni sono state tante con la mia “ciuchina”. Pochi mesi fa l’ho regalata ad un amico di mio cognato. So che la riporterà ai suoi antichi splendori. A me restano i tanti ricordi e le migliaia di chilometri che insieme abbiamo macinato.

 

” La mia 2 CV celeste”ultima modifica: 2008-02-21T01:00:00+01:00da cri1950
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