“Anni 60”

 

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 Ogni anno finite le scuole le fanciulle partivano per il mare,la prima tappa era dai nonni paterni nell’entroterra versiliese, per poi raggiungere ad agosto quelli materni che puntualmente prenotavano all’Hotel London proprio di fronte al “Gran Caffè Margherita”.Era da li che la vera vacanza iniziava.Tutti i vecchi amici ,compagni di scorribande estive erano pronti ad accoglierle per trascorrere con loro un mese spensierato fatto di sole,mare,gite in bicicletta e falò sulla spiaggia.Ma per Giulia la sorella maggiore quella fu un’estate da ricordare………….Al Caffè Margherita da anni veniva presentato un concorso canoro per dilettanti,ogni sera i tavolini del caffè erano gremiti da eleganti turisti,non era certamente il ritrovo ideale per giovani adolescenti,ma la sfortuna o fortuna volle che Giulia con i genitori di Claudia sua cara amica si trovasse in quella sala seduta ad uno di quei tavolini.L’attenzione della ragazza era subito andata al presentatore della serata,bel giovane in un abito bianco che risaltava sulla sua abbronzatura.I loro sguardi si incrociarono più di una volta,anche Claudia lo aveva notato e per uscire dall’imbarazzo della situazione chiese ai genitori se potevano raggiungere in passeggiata gli amici.Ottenuto il consenso si avviarono verso l’uscita sentendo addosso lo sguardo di Egiziano.Era così che si chiamava,lo scoprirono qualche mattina dopo vedendolo arrivare sulla spiaggia, con passo deciso si recò verso di loro furono ambedue prese dal panico, cosa vorrà mai si chiesero?<Buongiorno belle fanciulle,l’altra sera non era di vostro gradimento lo spettacolo?>rimasero come due baccalà si sentivano stranamente in disagio,quello non era un loro coetaneo,si mise seduto sulla battigia e un fiume di parole travolse le fanciulle,prima di andar via chiese loro se poteva invitarle sulla sua barca per una nuotata al largo,l’appuntamento era  per il giorno successivo al molo.Non dissero ne si ne no solo vedremo………….Per Giulia quell’invito non era da perdere mentre l’amica restò dubbiosa.Si avvio’ in fretta verso l’hotel quel fine settimana anche sua madre era arrivata e non sapeva come affrontare l’argomento “barca” con la nonna tutto era più facile,con mamma no.Come previsto il divieto fu assoluto.Hitler come aveva soprannominato sua madre,l’aveva messa agli arresti………….Con un geniale stratagemma al mattino il “carceriere” fu portato lontano dalla spiaggia e Giulia potè incamminarsi verso il molo.Era lì la stava aspettando, si sentiva attraente in quel prendisole che le lasciava scoperte le belle spalle abbronzate.i capelli biondi raccolti facevano notare ancor di più l’azzurro dei suoi occhi.La prese per mano e si avviarono verso la darsena.La darsena non era proprio il luogo dove le barche private attraccavano era piuttosto la parte dei pescherecci ,Giulia si guardava intorno senza chiedere niente,si sentiva solo guardata dai tanti pescatori che affollavano la banchina.<Ecco siamo arrivati attenta a scendere non farti male>Una minuscola barchetta era lì invisibile fra due enormi barconi, quello sembrava un guscio di noce senza nemmeno il motore.Voleva tornare a casa ma lui era già a “bordo” e teneva la mano allungata per aiutarla nella difficile impresa! Finalmente avevano preso il largo,lei si era ammutolita non le sembrava poi così tanto bello e pensava a sua madre a Claudia, a quale scemata era andata incontro.<allora facciamo il bagno? non ti togli il costume?>Il costume???? ma stai scherzando rispose furiosa la ragazza ma per chi mi hai presa?<fai come vuoi io lo tolgo e mi tuffo>Detto fatto Giulia rimase per più di un ora su quel guscio di noce con il volto rivolto verso il sole,con la sola speranza che quell’avventura avesse fine.Oggi dopo tanti anni ogni qual volta rivede quel Caffè alla mente pensa a quel giorno quando i suoi occhi incrociarono quelli di uno stupido “omino vestito di bianco”

 

 

 

“Anni 60”ultima modifica: 2008-01-02T19:24:00+01:00da cri1950
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