“L’uomo e l’albero”

 Era una fredda mattina di dicembre e, si era svegliato con la voglia di camminare. Aprendo la grande vetrata si accorse subito che la giornata era quella ideale per uscire. Aveva la fortuna di abitare in un grande casale ,circondato da ampi spazi verdi, da dove poteva ammirare il cielo azzurro nella sua maestosità. Non c’erano case che  potevano oscurarne  le bellezze  di madre natura. Indosso’ la tuta,calzo’ le candide Nike e rinnovò guanti sciarpa e cappellino che il natale gli aveva portato in dono. Era cosi’ pronto per quella salutare camminata che dopo giorni di ozio forzato desiderava fortemente. Mentre le sue gambe tanto allenate andavano di buon lena  i pensieri nella sua mente erano talmente tanti che non si accorse di aver quasi oltrepassato  il confine della sua propietà. Si fermo’ guardando i suoi alberi completamente spogli che rendevano quell’area triste come il suo cuore. Si mise seduto su di un  letto di foglie e appoggiò la schiena al tronco di un albero.  In un attimo si ritrovò in piedi ,ebbe la netta sensazione di aver sentito una voce provenire da quel tronco < che stupido pensò come può un vegetale parlare>Eppure era convinto che quel tronco spoglio avesse parlato ,avesse risposto a un suo pensiero……………..si era chiesto perchè quel maestoso albero si era potuto liberare di tutte quelle vecchie foglie ingiallite che per mesi lo tenevano ingabbiato ai suoi rami ,mentre per lui non esisteva ne un autunno ne un inverno per rinnovarsi, per poter nuovamente respirare…………….<Ascolta il tuo cuore, vivi la vita, cerca di amare te stesso, solo così potrai rimuovere le foglie secche dai tuoi rami……..era la frase uscita da quella corteccia>Si guardò nuovamente intorno, era da solo con i suoi alberi nella sua terra, con i suoi pensieri, le tristezze, le proprie nostalgie. E ritornando verso casa senti’che il suo passo era stanco come la sua mente……